martedì 20 ottobre 2009

Air France sciopera per la sicurezza


E' una cosa della quale in Italia, quasi certamente, non sentiremo mai parlare. Da noi si sciopera per i licenziamenti, per le mancate assunzioni, per delle riforme un po' maldestre, per i mancati aumenti, per i termosifoni spenti. Mai sentito in vita mia che Trenitalia, Alitalia e compagnia bella abbiano deciso di scioperare per la SICUREZZA. La sicurezza: un valore talmente scontato che forse è l'unico vero motivo per cui valga la pena di scioperare. Un valore però, che nella nostra scala viene sempre dopo il guadagno, il posto fisso, la promozione ecc. ecc.
I piloti Air France, dal canto loro, decidono in questi giorni se indire uno sciopero che ha come motivazione la richiesta, non ancora completamente esaudita da parte della direzione di Airfrance, di sostituzione di tutte le sonde Pitot di rilevazione della velocità montate sugli Airbus A330 e A340. Le sonde Pitot sono state, per chi non ricorda, molto probabilmente la causa del disastro aereo del volo AF447 tra Brasile e Francia del 1 Giugno scorso. I piloti francesi reclamano inoltre una formazione adeguata per la gestione di eventuali problemi legati alle rilevazioni come quelli che hanno provocato il disastro di giugno, ed inoltre pretendono che vengano istituiti degli organi di controllo che facciano tesoro dei loro suggerimenti (scaturiti da piccoli problemi a bordo, incidenti, malfunzionamenti vari) per intervenire immediatamente sul perfezionamento degli apparecchi e delle procedure. I piloti hanno dunque paura che le sonde in questione ed una loro cattiva gestione possano provocare altri disastri del genere. La loro paura è fondata. Per questo minacciano lo sciopero (cosa di per sè già molto grave, dato che in Air France lo sciopero non è questione di tutti i giorni, come lo è invece per Alitalia).
Il dato preoccupante di tutta la faccenda è però un altro. Se i piloti di Air France - che è una delle più grandi ed efficienti compagnie aeree al mondo - nutrono dubbi sulla sicurezza di alcuni apparecchi in loro dotazione e sulla formazione atta a gestire correttamente gli stessi, non dovrebbero preoccuparsi delle stesse faccende anche altre grandi compagnie aeree nazionali che affrontano, con gli stessi modelli d'aereo caduto a Giugno, voli intercontinentali? L'Alitalia, ad esempio, conferma di aver già sostituito nel 2007 - in seguito ai suggerimenti arrivati da Airbus - le sonde sui propri velivoli, ma nel Luglio 2009 le autorità europee hanno inviato un comunicato ufficiale con il quale si esige la sostituzione di almeno 2 delle 3 sonde montate sugli Airbus, ache se recenti, con un modello americano: il Goodrich. Ho provato ad informarmi ma sul web nessuna notizia a riguardo. Noi purtroppo, da semplici passeggeri, possiamo soltanto, una volta a bordo, confidare nel Signore (o nella fortuna, o nella bravura del pilota). Non ci è dato purtroppo sapere quale tipo di sonda monta l'aereo sul quale siamo appena saliti. Ma mi auguro che almeno i piloti di grandi e piccole compagnie, italiane e non, prendano esempio dai colleghi francesi e minaccino il blocco nel caso le norme di sicurezza non siano ritenute sufficienti, per loro stessi e per gli utenti.

Giovanni Semeraro

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