mercoledì 15 luglio 2009

L'elemosina per Mastella

Un appello urgente, perchè in questi casi ogni minuto è prezioso. Lui potrebbe non farcela, se non interveniamo in tempo! Morire di stenti, oggi, al parlamento europeo. Può succedere, se ti chiami Clamente Mastella. Mastella, ovvero la fotografia al microscopio del tumore morale, sociale, politico, economico che ha attaccato, da qualche anno (diciamo da qualche lustro) l'Italia.
Qualcuno, non vedendolo più comparire, col suo bel faccione, al TG1 (unica fonte d'approvigionamento informativo per il 95% degli italiani) aveva forse anche sperato che, alla fine, chi sbaglia paga. Ebbene, rassegnatevi: questo succede, ma altrove. Non in Italia. Dove se un faccione od un bel paio di chiappe scompaiono dalla TV, al 99,9% sono finiti al parlamento europeo. Puttane di lusso, usurai, xenofobi, modelle, golpisti, ciclisti, calciatori, De Mita, proprietari di night clubs, veline, e chi più ne ha più ne metta. Questi i parlamentari europei che andranno a legiferare sui temi delicati dell'energia, dell'alimentare, dello scambio di merci ed informazioni, della sicurezza europea, dell'immigrazione. Tutti pagati profumatamente (Mastella compreso) sempre dai soliti contribuenti. Una vergogna. Certo. Ma lo si era sempre saputo.
La novità dell'anno è un'altra.
I parlamentari europei, quest'anno, si sono trovati nella busta paga e nel rimborso spese tutti, e dico TUTTI la stessa cifra! Non più divisioni, non più vantaggi, semplicemente, la democrazia fatta pratica. E quando in Europa c'è il rischio che l'uguaglianza, l'onestà, la democrazia prenda il sopravvento, chi può essere il primo ad alzare la voce opponendosi fermamente a tutto ciò?
Un italiano. E che italiano!... ma che dico. E' proprio un vero italiano: l'italiano medio. Clemente Mastella. Che grida:

"Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria! Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano... Si prende meno che in Italia!" (fonte: repubblica on line)

Lo urla in ascensore, ai suoi collaboratori, cercando di capire come "fottersi" con carte e documenti vari, qualche lira in più.
Si, perchè quello che gli dà fastidio non è che ora guadagnerà solo 7.666,31 lordi al mese, più 4.402 euro al mese per spese generali, più 17.570 euro mensili per l'indennità di segreteria, più una barca di soldi per le trasferte ed i viaggi. No. Quello che lui contesta è che il tutto sia inferiore a quanto si guadagni a Paperopoli. Italia. Roma.

Faranno la pacchia adesso i rumeni, i bulgari, i lituani e compagnia bella. Ma in nome dell'europa unita, credo che equiparare gli stipendi sia davvero il primo passo. Daltronde, l'obiettivo dell'Unione Europea non è quello di progredire, insieme, verso un benessere diffuso? In fondo la diaria è pagata agli europarlamentari in teoria non per starse a casa loro, ma per essere a Bruxelles. Ed a Bruxelles la birra, la casa o l'hotel costa uguale, per l'italiano come per il lituano.

Noi siamo con mastella, nel senso che stiamo già con la "mastella" in mano (la mastella, in gergo "meridionale", è il secchio che i muratori usano riempire di cemento). Pronti a consegnarla nelle mani di Mastella (Clemente), per invitarlo, una volta tanto, a lavorare.

Giovanni Semeraro


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