martedì 7 luglio 2009

Il Corriere Aquilano. Giorno 2/5. Martedi - Dal Blog di Eric Valmir

Mi prendo la libertà di tradurre questo post del noto giornalista Eric Valmir, inviato in Italia per Radio France, perché, semplicemente, fa parlare una volta tanto la gente dell'Aquila. Gente che noi non conosciamo, perchè a parlare finora da l'Aquila sono stati soltanto Berlusconi ed il suo gufo porta sfiga Bertolaso, che ogni volta che compare in TV la terra trema. I francesi sono davvero dei privilegiati: loro nelle loro TV, alle loro radio, sui loro giornali possono vedere, ascoltare, leggere le parole di chi quella tragedia l'ha vissuta. Noi italiani (anzi voi italiani, perché io per ora vivo in Francia) no. Voi al TG1 vedrete ancora per un pezzo Berlusconi e Bertolaso vantarsi di progetti irrealizzabili ed irrealizzati, mentre a L'Aquila la gente (quella vera) pensa e dice questo (e qui comincia la traduzione):

Un colpo d'occhio da sopra la spalla, "la protezione civile pattuglia, possono multarmi", nell' immobile che minaccia di crollare è interdetto l'accesso. Pierluigi ha un'impresa di telecomunicazioni, i suoi uffici sono al piano terra. Lui viene qui per cercare di lavorare, c'è dell'elettricità, lui collega il suo computer. Come lui, molti professionisti cercano d'infiltrarsi di nascosto nei loro locali per sistemare, o ristabilire una sorta di attività. Quando una scossa innesca gli antifurto,tutti escono di corsa.

Pierluigi ha comprato una roulotte con i suoi risparmi. La abitano sua moglie ed i suoi due figli. Il problema è che è vietato. Per questo, vanno a dormire all'hotel a 140 km di distanza sull'Adriatico, oppure si resta all'Aquila e si dorme sotto le tende. E' questa la scelta che concede la Protezione Civile. Non ci sono alternative. E poiché ha comprato una roulotte, Pierluigi non ha alcun diritto, niente pasti, niente aiuto, niente assicurazione, tutto a sue spese, e dato che la sua impresa non lavora più, la rovina si approssima. "Diventeremo pazzi".

Pierluigi odia la Protezione Civile adesso, una ostilità stranamente diffusa: "I primi quindici giorni, essi ci hanno dato un aiuto incalcolabile. Ma dopo, ci avvelenano, i soli che ci aiutano veramente, sono i pompieri. La protezione civile è diventata una sorta di governo regionale che fa i suoi affari sulle nostre spalle. Stanno veramente svolgendo il loro ruolo? Sono loro che devono attribuire i lavori? Perchè la gestione della ricostruzione le è stata affidata, e perchè non c'è nessuna trasparenza?"

Una scossa, un grido. Tutti escono all'improvviso. I muri hanno tremato quattro secondi e poi più niente, Pierluigi, i nervi tesi, grida ancora e si precipita all'interno per conoscere l'intensità del sisma. Su internet, l'informazione è rilasciata qualche minuto più tardi: 3,2 sulla famosa scala Richter.

Alla scuola ufficiali della Guardia di Finanza a Coppito dove si terrà il G8 domani, Mauro Dolce, uno dei direttori della Protezioni Civile,
incaricato particolare dei cantieri e del rispetto delle norme antisismiche è fiero di annunciare una cantiere avanguardista. Delle fondamenta nate da un sistema rivoluzionario: "Andiamo al di là del rispetto delle norme. Non ci accontentiamo di rispettarle, mettiamo in piazza un sistema pionieristico che permetterà di resistere ad ogni tipo di scossa". (esagerato!!!ndr)

Ma ci vorrà tempo per ricostruire migliaia di case

Erica Valmir: Dove sono costruite ed i futuri proprietari sono associati ai progetti?

Mauro Dolce: Si, ci occupiamo di tutto. Se ne discute.

EV: Ma perchè le famiglie dicono di non essere informate?

MD: E' tutto nella news letter della Protezione Civile

EV: I terremotati hanno paura di restare ancora sotto le tende il prossimo inverno

MD: Nessun rischio, noi stiamo lavorando per far sì che a fine settembre gli accampamenti non esistano piò. Le famiglie saranno ri-alloggiate nei prefabbricati (1500 famiglie), oppure negli hotels della costa, o ancora a casa di abitanti che si offrono di ospitarli.

EV: e le imprese?

MD: Costruiremo delle zone industriali a ridosso dell'autostrada, in modo che esse abbiano dei nuovi locali!

EV: E la trasparenza?

MD: E' tutto nella news letter

Una volta tornato all'accampamento centrale, capito in un'atmosfera di terrore, la terra ha tremato. Forte. Alla scuola di polizia, non si è sentito niente. I grandi del G8 saranno sicuri lì.

Riferisco il mio colloquio a qualche famiglia: "Quale neews letter? Tra ciò che loro raccontano alla stampa e la realtà, c'è un mondo! E poi voi vedete dei computer sotto le tende?

Soprattutto, aggiunge Tiziano, avvocato, "non abbiamo più diritto ad avvicinarci al cuore della nostra città, al suo centro storico ed ai migliaia di dossier che dormono nei palazzi, all'ospedale. Lo giuro, c'è un lato X-Files in tutto ciò, è per questo che nessuno crede a noi, subiamo, e passiamo per dei bugiardi....Sono loro, la protezione civile che gestisce tutto senza dirci nulla, se non delle menzogne. L'Aquila è crollata, loro investono sulle nostre rovine, sperano di guadagnarci qualcosa, e quando non ci sarà più niente da prendere, ripartiranno. E noi dovremo pure ringraziarli per i simpatici prefabbricati che avranno fatto...per noi. Perchè tutto ciò che fanno, è per noi"

A Tiziano scappa un singhiozzo e piange; questo non me lo aspettavo proprio.

Dal Blog di Eric Valmir

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