giovedì 28 gennaio 2010

Non ci sono più i giovani di una volta

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Azienda cerca giovane account con almeno 6 anni di esperienza da inserire come stagista nell'area vendite.
Agenzia nazionale dei giovani cerca "giovane comunicatore" con 7 anni di esperienza nella PA.
Ufficio marketing cerca "giovane laureato" con almeno 5 anni di esperienza nel settore.
...
Quanti di questi annunci leggiamo ogni giorno? Tanti, troppi, e mai a nessuno è venuto di chiedersi "Ma la parola giovane cosa significa per la nuova visione del lavoro?"

Analizzando gli esempi sopra citati, per non parlare di altri, ci si rende conto che il "giovane" in questione, deve:
- essere laureato specializzato (27 anni in media, dato che l'università con i suoi tempi non ti consente una laurea nei tempi previsti per il 3+2)
- avere esperienza nel settore (almeno 5, nella migliore delle ipotesi, anche 10)
- essere disposto allo stage sottopagato o non pagato di almeno 1 anno con proroga, per iniziare la sua carriera professionale
-fare un secondo stage di un altro anno perchè l'azienda del primo stage ti ha mandato a casa quando gli hai detto di volere almeno un rimborso spese di 500 euro per comprare da mangiare.
-fare "la gavetta"

Facendo due calcoli, il giovane in questione ha un contratto a tempo indeterminato, o a progetto (se ti va bene) all'età di 35 anni.
Ed ecco perchè "un giovane imprenditore" ha 45 anni, un "giovane politico" ha almeno 35 anni, un "giovane insegnante" ne ha 38 e "giovane medico" ne ha 45.
Un 23enne è un...è solo un 23enne.

Ora, sappiamo che l'età media della vita si è allungata e che si è giovani anche a 70 anni ma (anzi MA) un ragazzo di 23/24 anni che ha deciso di inziare a lavorare, cosa fa? chi è? che opportunità ha?
Le risposte sono semplici: niente, nessuno, nessuna.

L'adolescenza era "l'età di mezzo", ora adolescente sei considerato fino a 30 anni. Troppo grande per stare a casa, troppo piccolo per lavorare.

Io ho 25 anni, sono laureata (quasi specializzata) e non sono ancora "giovane" per lavorare.


Antonella Semeraro






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