tag:blogger.com,1999:blog-38496093092225953832024-03-05T15:29:11.704-08:00L'appicciafuochila vita non è acqua...Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.comBlogger33125tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-72384237895419979432010-05-28T02:42:00.000-07:002010-05-28T03:34:36.959-07:00La voce contro. L'iPad del regresso<div style="text-align: justify;"><a class="a2a_dd" href="http://www.addtoany.com/share_save"><img src="http://static.addtoany.com/buttons/share_save_171_16.png" alt="Share/Bookmark" border="0" width="171" height="16" /></a><br /><br />Mai come adesso serviva un diversivo per distrarre le menti dei giovani, e non solo, italioti (un mix tra italiani e idioti, nessuno si offenda) e quello è finalmente arrivato: il caro iPad.<br />Tanto se n'è parlato e tanto si è creata quella curiosità per la "cosa nuova" che a nessuno è venuto in mente quanto quello sia inutile. Anzi, ad una cosa serve in realtà: far regredire il progresso tecno-sociale delle macchine elettroniche.<br />L'utilizzatore medio dell'iPad ha nell'ordine:<br />- un iPod (e chi non ce l'ha, a parte me)<br />- uno o piu telefoni cellulari (o perchè no un iPhone)<br />- un notebook (magari il super leggero della "grande mela morsicata")<br /><br />Ora, la domanda è una sola: ci serviva davvero uno strumento che non fa nè piu nè meno (qualcosa in meno si) di quello che fanno altri di cui si ha già disposizione?<br />No. Non ci serviva proprio.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Punto uno:</span> La conversione della cultura interattiva nella cultura di "audience".<br />L'iPad ci trasforma tutti in "quelli che fanno zapping davanti alla tv", funziona per applicazioni e a meno che non si entri in Internet, non c'è interattività.<br />E questo spiega perchè i media, gli editori, stanno investendo su questo strumento, restituendoci un tempo che ormai abbiamo consumato. Non c'è innovazione nelle proposte: per esempio Repubblica offre "la copia cartacea" del suo giornale; non è questo che serve a risollevare il giornalismo!!!<br />E' uno strumento destinato al conumo, non c'è creazione o reazione o interazione: molte applicazioni si presentano peggio che se fruite sul web.<br />La progettazione hardware manca di elementi di democratica creazione, come può esserlo la macchina fotografica. Mancano porte usb, quindi il trasferimento di contenuti deve fare altri giri, meno semplici e intuitivi. Questa scelta, sia chiaro, è voluta da Jobs: "non si vuole sostituire il computer dell'Apple". Allora cosa si vuole fare? Cos'è l'iPad?<br />Non è un computer.<br />Non è un e-book (per fortuna altri lo fanno meglio)<br />Non è un telefono<br />Non è una tv, o una iPod...<br /><br />E' un cavallo di troia che non ci porta ad abbattere le mura della "città della comunicazione di massa" ma ci porta dentro di se direttamente in quella città e dopo saremo così assuefatti che non sapremo combatterla. Il telecomando, il videoregistratore, il mouse ecc... ci hanno insegnato a controllare il bombardamento informativo, ora torniamo indietro.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Punto due</span>: Il costo. Forse è questione banale ma non troppo. Da tempo sento dire troppe persone che "non ho soldi, non arrivo alla fine del mese...eccetera eccetera". Oggi c'è una fila lunghissima all'Apple Store. Ora, questa me la si deve spiegare perchè io da sola non ci arrivo.<br /></div><br />So che gli italiani, amano la moda, amano avere l'ultimo modello di tutto e anche se non possono permetterselo, sono disposti a sacrificare tutto.<br />Però d'ora in poi imparerò a giudicare (proprio così) una persona dalla tecnologia che usa.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Punto tre</span>: ci sono cose piu importanti a cui pensare. Un giornale che va su iPad non ha vinto la sua battaglia di "libertà di stampa" o non è uscito dalla crisi del giornalismo.<br />Un cittadino che compra un iPad non si è liberato dall'immenso macigno che si porta sulle spalle...<br /><br /><br /><br />Antonella Semeraro<br />Laureanda in comunicazione digitale e odia l'iPad.<br /><br /><br /><br /><br /><script type="text/javascript">a2a_linkname=document.title;a2a_linkurl=location.href;</script><script type="text/javascript" src="http://static.addtoany.com/menu/page.js"></script>Antonella Semerarohttp://www.blogger.com/profile/14749067103630417938noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-74040165298877270542010-01-28T06:39:00.000-08:002010-01-28T07:11:20.623-08:00Non ci sono più i giovani di una volta<div style="text-align: justify;"><a class="a2a_dd" href="http://www.addtoany.com/share_save"><img src="http://static.addtoany.com/buttons/share_save_171_16.png" alt="Share/Bookmark" width="171" border="0" height="16" /></a><br /><br />Azienda cerca giovane account con almeno 6 anni di esperienza da inserire come stagista nell'area vendite.<br />Agenzia nazionale dei giovani cerca "giovane comunicatore" con 7 anni di esperienza nella PA.<br />Ufficio marketing cerca "giovane laureato" con almeno 5 anni di esperienza nel settore.<br />...<br />Quanti di questi annunci leggiamo ogni giorno? Tanti, troppi, e mai a nessuno è venuto di chiedersi "Ma la parola<span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> giovane </span>cosa significa per la nuova visione del lavoro?"<br /><br />Analizzando gli esempi sopra citati, per non parlare di altri, ci si rende conto che il "giovane" in questione, deve:<br />- essere laureato specializzato (27 anni in media, dato che l'università con i suoi tempi non ti consente una laurea nei tempi previsti per il 3+2)<br />- avere esperienza nel settore (almeno 5, nella migliore delle ipotesi, anche 10)<br />- essere disposto allo stage sottopagato o non pagato di almeno 1 anno con proroga, per iniziare la sua carriera professionale<br />-fare un secondo stage di un altro anno perchè l'azienda del primo stage ti ha mandato a casa quando gli hai detto di volere almeno un rimborso spese di 500 euro per comprare da mangiare.<br />-fare "la gavetta"<br /><br />Facendo due calcoli, il <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">giovane</span> in questione ha un contratto a tempo indeterminato, o a progetto (se ti va bene) all'età di 35 anni.<br />Ed ecco perchè "un giovane imprenditore" ha 45 anni, un "giovane politico" ha almeno 35 anni, un "giovane insegnante" ne ha 38 e "giovane medico" ne ha 45.<br />Un 23enne è un...è solo un 23enne.<br /><br />Ora, sappiamo che l'età media della vita si è allungata e che si è giovani anche a 70 anni ma (anzi MA) un ragazzo di 23/24 anni che ha deciso di inziare a lavorare, cosa fa? chi è? che opportunità ha?<br />Le risposte sono semplici: niente, nessuno, nessuna.<br /><br />L'adolescenza era "l'età di mezzo", ora adolescente sei considerato fino a 30 anni. Troppo grande per stare a casa, troppo piccolo per lavorare.<br /><br />Io ho 25 anni, sono laureata (quasi specializzata) e non sono ancora "giovane" per lavorare.<br /></div><br /><div style="text-align: right;"><br /><span style="font-style: italic;">Antonella Semeraro</span><br /></div><br /><br /><br /><br /><br /><br /><script type="text/javascript">a2a_linkname=document.title;a2a_linkurl=location.href;</script><script type="text/javascript" src="http://static.addtoany.com/menu/page.js"></script>Antonella Semerarohttp://www.blogger.com/profile/14749067103630417938noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-35505188125803428862009-12-18T14:13:00.000-08:002009-12-18T14:58:14.384-08:00Il grande bluff, quando la marmellata di ciliegie macchia il viso di Berlusconi, ma non la camicia.<span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Devo dire la verità: un po’ ho esultato, domenica sera, quando un amico mi ha comunicato che qualcuno aveva spaccato la faccia a Berlusconi. Avevamo bicchieri di vino in mano. Abbiamo brindato, alla sua faccia.</span>
<br /></span><p style="text-align: justify; color: rgb(0, 0, 0);" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;">Dopo solo cinque minuti, avevo già dimenticato tutto. Mi era passata la tensione, l’eccitazione dell’attentato. Sono tornato a suonare e cantare con i miei amici. Non ne abbiamo neanche parlato più. Forse, inconsciamente, stavo già sviluppando l’ipotesi del falso. Ed il fatto, in quanto falso, non mi stimolava già più.
<br />Oggi ne sono quasi sicuro: l’aggressione a Berlusconi da parte di un certo Tartaglia è un gigantesco bluff. Non è una notizia. E’ una mia opinione. E’ però anche l’opinione di tanti..</span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 12"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 12"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><link rel="themeData" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_themedata.thmx"><link rel="colorSchemeMapping" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_colorschememapping.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> 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href="http://radiofrance-blogs.com/eric-valmir/">http://radiofrance-blogs.com/eric-valmir/</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a href="http://metilparaben.blogspot.com/2009/12/berlusconi-aggredito-qualcuno-dice-che.html">http://metilparaben.blogspot.com/2009/12/berlusconi-aggredito-qualcuno-dice-che.html</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a href="http://civati.splinder.com/post/21894242#21894242">http://civati.splinder.com/post/21894242#21894242</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=wUhVUBuj5RI&feature=related">http://www.youtube.com/watch?v=wUhVUBuj5RI&feature=related</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a href="http://aceontheriver.splinder.com/post/21879844/L%27aggressione+a+Berlusconi+%C3%A8">http://aceontheriver.splinder.com/post/21879844/L%27aggressione+a+Berlusconi+%C3%A8</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a href="http://eretici.blogspot.com/2009/12/berlusconi-aggressione-vera-o-tutta-una.html">http://eretici.blogspot.com/2009/12/berlusconi-aggressione-vera-o-tutta-una.html</a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;">Tralascerò l’analisi di molte osservazioni fatte dai diversi blogger che ho postato qui su, invitandovi a leggervele tutte con calma, per soffermarmi solo su un punto e su una <a href="http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/berlusconi-aggredito/1.html?ref=search">foto </a>(tratta da Repubblica:
<br /></span></p><p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoZcBX-PVXigvJo2Felnc6YGJISNj0BPYxAvv5ZZFa1HjwZWkrzfg8lJ9JDDjLLkKmpAfESCzG33eA7jsfocm7RUS3GQmMj0hYxM5LJ7CCbnFBE6s_l3rumPeWNV4YyoLwdOrGzYX_Hh8/s1600-h/berlusconi_sangue.thumbnail.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 317px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoZcBX-PVXigvJo2Felnc6YGJISNj0BPYxAvv5ZZFa1HjwZWkrzfg8lJ9JDDjLLkKmpAfESCzG33eA7jsfocm7RUS3GQmMj0hYxM5LJ7CCbnFBE6s_l3rumPeWNV4YyoLwdOrGzYX_Hh8/s400/berlusconi_sangue.thumbnail.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5416706109905669154" border="0" /></a></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p> <p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;">Adesso non so se a qualcuno di voi è mai capitato di vedere qualcuno a cui è stato rotto il naso, a cui sono stati spaccati i denti, a cui è stato sfregiato, ammaccato il volto. Non so se è capitato a voi stessi di farvi male e di perdere sangue. A me si. E posso dire che in nessuno di questi casi ho avuto l’impressione che anziché sangue dalle ferite fuoriuscisse marmellata di ciliegie. Quella stessa marmellata rossa e densa che invece sembra materializzarsi per magia sul viso di Berlusconi una volta entrato in macchina. Io so solo che quando nel naso si rompe anche solo una venuzza il sangue COLA, COLA, COLA. In un flusso che almeno per 5 minuti non si può arrestare. Bisogna piegare la testa indietro, mettere i fazzoletti nelle narici, pregare i santi. E bisogna soprattutto rassegnarsi ad imbrattarsi bocca, mento, mani, giacca, camicia. Inoltre, anche i tagli sulle labbra e sul viso sono noti per essere vere fontanelle di sangue che non si coagula così velocemente. Niente di tutto ciò succede a Berlusconi, che nonostante si dice abbia il naso rotto non perde neanche una goccia di sangue dalle narici, e che ha sul viso, dopo un minuto dall’aggressione, il sangue ben coagulato in inverosimili goccioloni che sembrano spruzzati alla rinfusa sul suo viso. La tesi dello spruzzo è avvalorata dal fotogramma pubblicato più in alto (la cui attendibilità ci viene dal fatto che è stata pubblicata su un giornale dell'importanza di Repubblica) che mostra una mano con un aggeggio metallico rivolto proprio verso il viso di Berlusconi sporco di sangue. Fossi un bambino di 5 anni, mi giocherei l'album delle figurine che si tratta di uno spruzzatore di sangue professionale di quelli che utilizzano nelle soap di canale 5.
<br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><o:p> </o:p></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;">Io spero sinceramente che la mia paura venga presto sfatata, ma nello stesso tempo devo dire che credo profondamente nella possibilità che un personaggio come Berlusconi, con lo staff ed i mezzi che ha a disposizione, ha di organizzare una messa in scena del genere. Come qualcuno dice, c’è troppa gente lì intorno, e se la montatura c’è, prima o poi verrà fuori. Prima o poi qualcuno parlerà. Spero prima, e non tra qualche anno, quando magari potremmo perfino riderci su.</span></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span>
<br /></p>
<br /><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><a class="a2a_dd" href="http://www.addtoany.com/share_save"><img src="http://static.addtoany.com/buttons/share_save_171_16.png" alt="Share/Bookmark" width="171" border="0" height="16" /></a></span></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-style: italic;"></span>
<br /></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-size:100%;"><script type="text/javascript">a2a_linkname=document.title;a2a_linkurl=location.href;</script><script type="text/javascript" src="http://static.addtoany.com/menu/page.js"></script>
<br /></span></p> <script type="text/javascript">a2a_linkname=document.title;a2a_linkurl=location.href;</script><script type="text/javascript" src="http://static.addtoany.com/menu/page.js"></script>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-71025326503921129492009-12-16T02:20:00.000-08:002009-12-18T14:16:14.479-08:00Non parliamo di Berlusconi.Son passati tre giorni dallo sfortunato evento che ha colpito (è il caso di dirlo) il Presidente del Consiglio e fare il punto sulle questioni dimenticate è importante.<br />Procediamo per elenco (U.Eco ci ha scritto un libro su "La Vertigine della lista")<br /><br />-Questione Alitalia. Ve la ricordate? E' quella compagnia che qualche mese fa era in fallimento, quella compagnia che ha licenziato piu di 17000 persone. Quella che ha fatto lo spot con Raul Bova vinto (senza gara) da un'agenzia di comunicazione chissà in che modo...<br />Bene, com'è finita la questione? I Tg non ne parlano più eppure non si parlava d'altro: "se non lo vedo non esiste".<br />Non va bene!, uomini e donne hanno subito una grossa ingiustizia ma noi ci occupiamo solo del pezzo (d)uomo.<br />Torniamo ad occuparci di noi e come dice uno slogan dei manifestanti Alitalia "oggi a noi domani a voi".<br />E infatti...<br /><br />- Licenziamenti da Fiat,<br />- Licenziamenti da Poste Italiane<br />- Licenziamenti (anche se la Gelmini non vuole chiamarli cosi) nelle scuole: ci sono insegnati, supplenti costretti al lavoro in nero dentro le proprie case: dare ripetizioni per dare continuità agli studenti che vedono ogni anno (o sei mesi) cambiare il proprio insegnante.<br />...per non parlare delle università.<br />- Ferrovie dello Stato che pur di non rimborsare i biglietti per i ritardi alza i livelli di orario-rimborso (oltre i 60 minuti... senza distinzione per l'alta velocità)<br />- Bankitalia che afferma che le famiglie italiane sono sempre più povere<br />- I beni confiscati alle mafie, il Governo ha deciso che torneranno alle mafie.<br /><br />e questo solo per assaggio...<br /><br />Tutto questo lo subiremo noi, ragazzi e ragazze della "nuova generazione", 25-30-35 anni.<br />Dimentichiamo troppo spesso che i leader oggi presenti hanno in media 60 anni (alcuni piu di 70) e presto andranno via lasciandoci in eredità un'Italia monca, malmessa, in coma irreversibile.<br />Non possiamo far finta di nulla, non possiamo far finta che "è colpa loro". Ci siamo noi e ci sono loro, e noi siamo quelli che votano loro.<br /><br />Pensiamoci.<br /><br />A.Semeraro<br /><br /><a class="a2a_dd" href="http://www.addtoany.com/share_save"><img src="http://static.addtoany.com/buttons/share_save_171_16.png" alt="Share/Bookmark" width="171" border="0" height="16" /></a><script type="text/javascript">a2a_linkname=document.title;a2a_linkurl=location.href;</script><script type="text/javascript" src="http://static.addtoany.com/menu/page.js"></script>Antonella Semerarohttp://www.blogger.com/profile/14749067103630417938noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-85284449250826606032009-12-04T01:06:00.001-08:002009-12-04T02:33:42.814-08:00La Francia e l'Identità nazionale<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPd_BIhxw_BuQ1zxMqrhMnAW_gOYy5B7NbsnapA7291PeTBjIrqoZ1WR_CxSpEfF2NpE90gLOYrei9tNdbMNWQ50at2xe3oZYn4OTtSg9Kx_o6GXhX_VO2Jgn7KYZEHkx6kigv0LMFSFE/s1600-h/l_cbaeff5fc42443feb8a260615354e82d.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 208px; height: 310px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPd_BIhxw_BuQ1zxMqrhMnAW_gOYy5B7NbsnapA7291PeTBjIrqoZ1WR_CxSpEfF2NpE90gLOYrei9tNdbMNWQ50at2xe3oZYn4OTtSg9Kx_o6GXhX_VO2Jgn7KYZEHkx6kigv0LMFSFE/s200/l_cbaeff5fc42443feb8a260615354e82d.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5411317515940280370" border="0" /></a>E' curioso notare come coloro che si interrogano più spesso sulla propria identità nazionale/locale siano quelli che l'hanno già persa da un pezzo, dai "padani" di Bossi agli austriaci di Haider. In Francia il dibattito in questo periodo è apertissimo, e, come sempre, a venir fuori è sempre il peggio. Anche se, come sempre, dal peggio qualche cosa di vero la si può tirar fuori.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Sul sito del ministero dell'immigrazione francese è comparso da qualche giorno <a href="http://www.debatidentitenationale.fr/participation/pour-vous-qu-est-ce-qu-etre/?debut_LISTE_MSG_FORUM_2=160#pagination_LISTE_MSG_FORUM_2">questo blog</a>, che mira a raccogliere i pareri dei francesi su cosa significhi per loro "essere francesi", ed <a href="http://www.lemonde.fr/societe/article/2009/12/04/sur-le-site-d-eric-besson-le-pire-du-debat-sur-l-identite-nationale_1275894_3224.html#ens_id=1258775">oggi</a> "Le Monde" pubblica alcuni dei post più scottanti. Tra cui:<br /></div><div style="text-align: justify;"><br />"La Francia è divenuta una colonia africana in modo irrimediabile"<br /><br />"In passato la Francia aveva delle colonie, ora è colonizzata"<br /><br />"Nessun francese ha chiesto di essere invaso di stranieri"<br /><br />"Essere francesi significa essere nati in Francia, da genitori francesi anch'essi nati in Francia".<br /><br />"Come si può definirsi francesi e volersi far seppellire nel proprio paese d'origine?"<br /><br />Insomma, opinioni un po' dure, ma che per chi ha vissuto per un po' nella zona parigina o in città come Marsiglia possono contenere dei nuclei di verità.<br /><br />E' vero, per esempio, che alcune città della periferia Parigina sono ormai diventate delle vere "colonie" africane, con tanto di sub-identità nazionale, nel senso che si ritrovano immigrati provenienti dallo stesso paese d'origine, che vanno a formare una sorta di nazione nella nazione. In zone come queste, è facile che il razzismo sia "al contrario". Un bianco diventa praticamente invisibile o malvisto agli occhi della comunità. Se una ragazza bianca si mette con un "black", la famiglia di lui la prende come un offesa, avendo già promesso in tenera età il proprio pargolo ad una donna proveniente dallo stesso villaggio d'origine, e spesso residente ancora in Africa. Ho constatato con mano come l'integrazione sia davvero molto lontana dal compiersi, e si riduca spesso al solo diritto di scolarizzazione e di riscossione di (abbondanti) aiuti statali per disoccupati e indigenti.<br /><br />Ciò che non sopportano i francesi, insomma, è a mio parere che molti immigrati chiedano di diventare francesi solo per aver diritto ad aiuti statali, svolgendo invece una vita pubblica e privata che di francese ha ben poco, essendo ancora saldamente legata ad usi, costumi, religione propri dei loro paesi d'origine. E che spessissimo sono in netto contrasto con lo spirito di laicità, libertà e uguaglianza tanto cari da sempre (o meglio, dalla rivoluzione in poi) ai francesi.<br /><br />E' vero anche però, che se i francesi oggi possono sentirsi liberi o moderni, è anche grazie alle enormi ricchezze ereditate da una lunghissima storia coloniale terminata solo da pochi anni. E grazie anche ai milioni di lavoratori stranieri (tra cui italiani, portoghesi, magrebini, africani) che a partire da fine '800 la Francia l'hanno costruita, letteralmente, fisicamente, artisticamente, arricchendola con le loro mille culture, le loro mille tradizioni, le loro mille idee.<br /><br />Detto questo, la mia non vuol'essere una critica verso un'immigrazione che non sa adattarsi allo spirito ed ai valori francesi del ventunesimo secolo. Trovo invece assurdo cercare, alle soglie del 2010, uno spirito di "identità nazionale" che fa parte a mio parere ormai di una vecchia concezione di stato, di nazione. Soprattutto per un paese, come la Francia, che da tempo ha accettato una visione ed un'organizzazione di vita cosmopolita, metropolitana, moderna.<br /><br />In Italia, siamo messi forse anche peggio, visto che molti di noi italiani stiamo rivendicando delle micro-identità regionali, che ci allontanano ancora di più da una concezione del mondo come apertura, come movimento di uomini e di idee.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro<br /><br /></span><a href="http://lappicciafuochi.blogspot.com/"><br /></a></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-89298154336909837542009-12-02T00:48:00.000-08:002009-12-02T00:54:51.714-08:00Non ho i soldi del bigliettoVoglio riportare una lettera scritta su L'Unità oggi di Francesca Fornario.<br />Credo sia il riassunto perfetto di tutto quel che è successo nel mese di Novembre e non ha bisogno di altre parole.<br /><br /><br />"Figlio mio, hai finito l’università, sei stato bravo, per questo ti parlo con amarezza.<br />Non andare all’estero.<br />Resta in Italia, dove ci sono così tanti nuovi filoni d’inchiesta che Alfano ha dovuto rivedere le stime del Processo Breve: bloccherà il 9 per cento dei processi, perché l’uno per cento non era abbastanza per mettere al riparo Berlusconi. Resta qui dove la Lega vuole mettere la croce sul tricolore, tranne Bossi che preferisce mettere il tricolore sulla croce. Resta qui dove i tg omettono<br />la notizia dei pentiti che inguaiano Berlusconi perché il Governo ha approvato il «Telegiornale Breve» (ora dura appena due conati di vomito). Resta in Italia dove per fare carriera devi vincere il concorso esterno in associazione mafiosa. Dove chi ci governa pensa solo a salvare Berlusconi dai processi (Bonaiuti non esce più la sera perché sta lavorando a unapozione per renderloinvisibile). Resta in Italia, dove Berlusconi affronta i problemi negandone l’esistenza:<br />«La crisi? Non c’è! La Mafia? Non c’è! La spaccatura nella maggioranza? Non c’è!» e teme gli avvisi di garanzia:<br />«Toc-toc! Houn avviso di garanzia per il signor Berlusconi», e lui: «Berlusconi? Non c’è!».<br />Resta qui, dove Berlusconi vuole strozzare chi ha scritto La Piovra perché non ci sono abbastanza<br />ruoli femminili. Resta con Berlusconi, che per fondare Forza Italia ha chiesto aiuto agli imprenditori sotto forma di spot a Mediaset e a D’Alema sotto forma di opposizione. Resta qui, con Livia Turco che spiega chenonandrà in piazza perché Berlusconi vuole trasformare tutto in un referendum contro di lui (furbo: conta sul fatto che con il Pd non si raggiunge mai il quorum).<br />Resta qui con Rosi Bindi che dice che se non fosse presidente del Pd andrebbe al No-B-Day. Mi piace Rosi Bindi. Se non fosse presidente del Pd la voterei. Resta qui dove c’è una tale crisi che gli unici che hanno lavoro sono gli avvocati di Berlusconi.<br />Figlio mio, so già che midirai: «Voglio andare all’estero», ma io ti dico resta: non ho i soldi del biglietto."Antonella Semerarohttp://www.blogger.com/profile/14749067103630417938noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-37517134723903267452009-11-10T01:24:00.000-08:002009-11-10T01:58:13.997-08:00Informazione per menti semplici... ovvero: per una nuova e assurda propaganda<div style="text-align: justify;">Per molti versi ci siamo già piombati in una nuova dittatura. Ormai parlare di triste presagio, di oscura possibilità, di timori, è inutile. Ci siamo ricaduti e ci troviamo nel bel mezzo di una nuova, meschina, orrenda dittatura, fatta di proclama, di richiami all'ordine, di mangiacarte, di azzeccagarbugli. Di una propaganda che solo agli occhi dei proni al regime appare come informazione, e che solo ai - purtroppo troppo pochi - liberi pensatori appare come assolutamente ridicola, bizzarra, grottesca, come bizzarri e grotteschi appaiono i personaggi che se ne fanno portavoce. E come non pensare immediatamente a colui che maggiormente si è esposto a questo pericoloso gioco di regime, gioco che prevede una mente nascosta nei suoi palazzi a scrivere discorsi che poi saranno letti da un capo pelato e chino in prima serata televisiva. Come non pensare al povero Minzolini, che di certo sarà ricordato come il peggior direttore, giornalista e uomo che la storia e la preistoria d'Italia abbiano mai avuto.<br /><br /><object width="560" height="340"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/62_RJofwRg4&hl=it&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/62_RJofwRg4&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="560" height="340"></embed></object><br /><br />L'ultimo suo editoriale è qualcosa di peggio che un cinegiornale di regime. E' la cronaca rivista e corretta da menti sopraffine ad uso e consumo di un popolino da cenette in famiglia che assorbe, assorbe, e digerisce insieme alla zuppa calda le tiepide frasette ben agghindate e mal biascicate da un omino magrolino che al posto della testa sembra avere un culetto tondo tondo di bambino. Per questo se vogliamo più credibile, meno insopportabile agli occhi della casalinga di Voghera che un Santoro spettinato e mal sbarbato, grosso e dal faccione sempre un po' corrucciato, sempre incazzato.<br />Il senso di impotenza che ho provato nel guardare quest'ultimo triste filmato, piccolo spaccato di vita quotidiana vissuto nel mio paese, dalla mia mamma intenta a preparare la focaccia, dai miei nonni seduti l'uno difronte all'altro a giocare a scopa con la televisione accesa, è indescrivibile. Da lontano poi (vivo in Francia) è ancora più deprimente. Davvero ho avuto la sensazione - che è la stessa credo che possono avere degli emigrati portoricani negli Stati Uniti - di provenire da un paese piccolo piccolo, retrogrado, povero, ignorante, gretto, in cui un signor nessuno può permettersi la sera di comparire in televisione e di dire "convincetevene, è come dico io. E basta". Il peggio che poteva capitare a noi italiani, come a tutti i poveracci di questo mondo, è di amare alla follia la nostra gente ed il nostro paese, arrivando ad abbassarsi ed accettare certi soprusi in nome di una convivenza tranquilla, pacata, come dire...civile (anche se ho dei dubbi sull'utilizzo di questo termine riguardo all'Italia ed agli italiani). E', purtroppo, anche quello che capita a me, che nonostante tutto non riesco a detestare il mio paese e che cerco di riconquistarlo al più presto. Ma qualcosa bisogna fare. Qualcosa che non siano solo intenzioni e parole...<br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-49472830698457810422009-11-10T00:55:00.000-08:002009-11-10T01:13:53.997-08:00Cronaca tragicomica della quasi-fine di un sogno...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://medias.lemonde.fr/mmpub/edt/ill/2009/11/09/h_9_ill_1264356_66c3_440103.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 300px; height: 200px;" src="http://medias.lemonde.fr/mmpub/edt/ill/2009/11/09/h_9_ill_1264356_66c3_440103.jpg" alt="" border="0" /></a><br />I giornali francesi riportano la notizia del <a href="http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/11/09/le-butin-du-convoyeur-de-fonds-en-partie-retrouve-pres-de-lyon_1264621_0.html">ritrovamento</a> di gran parte del bottino <a href="http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/11/09/toni-l-escamoteur-ou-comment-derober-11-millions-d-euros-a-la-barbe-d-une-societe-de-transport-de-fonds_1264683_0.html">rubato</a> (insieme a tutto il furgone portavalori) nei giorni scorsi nei pressi di Lyon. Si suppone che il ladro sia il conducente stesso (supposizione tutta da verificare) del furgone portavalori, dato che è stato lui ad aver mollato i suoi due colleghi in mezzo alla strada fuggendo col furgone carico di più di 11 milioni di euro.<br />Sfortunatamente, il ladro è un francese e non un napoetano, ed invece di inviare il bottino chissà dove e chissà con quali mezzi, ha affittato un box sotto falso nome (almeno questo!) a pochi metri dal luogo del furto, ci ha lasciato 10 milioni, e poi è scappato, facendo trovare il furgone vuoto più o meno a 10 metri dal box, diciamo sulla rampa del garage.<br />Gli astuti poliziotti francesi ci hanno messo solo due o tre giorni per ritrovare il bottino!<br />La sua compagna - naturalmente scaricata a dovere a causa probabilmente dei progetti brasiliani di "Tony l'escamouteur" (Tony l'illusionista) <span style="font-weight: bold;"></span>- dice che non riesce a crederci che abbia fatto questo un uomo che non fumava e non beveva.<br /><br />Ora è ricercato per furto, con l'aggravante della premeditazione, visto che prima di rubare aveva effettivamente pensato di rubare, e visto che il furto lo aveva davvero organizzato. Pensate che all'arrivo della polizia a casa sua ha trovato l'appartamento vuoto! Lui, stranamente non c'era, ed oltre alle sedie ed alle tende, s'era portato via anche le tre o quattro scatolette di paté che, da buon francese, sicuramente aveva nel frigo.Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-74072425962996649072009-11-10T00:48:00.000-08:002009-11-10T00:51:07.296-08:00La natura ci sta chiedendo il contoIl terremoto, le frane in calabria ed in sicilia, gli allagamenti di questi giorni:<br />la natura ci sta chiedendo il <a href="http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/ischia-frana/ischia-frana/ischia-frana.html">conto</a>.Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-65413931947756838362009-11-04T16:16:00.000-08:002009-11-04T16:23:14.302-08:00L'Italia e l'incredibile paura del comunismo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBr0LJi-zAtUD_QKn5dVvHmUZtq1aQ8EwmyxJMAGB8dvxpWQbC4dcoTaBM_2VrxzDNqI-FHyKg_kTHO3EQRmBU9RvmpkxPhk6e4-NSskcoxJaR5maEEqLcjSkW1Y-S3lXGJxuYzAOGYD8/s1600-h/comunismo1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 287px; height: 148px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBr0LJi-zAtUD_QKn5dVvHmUZtq1aQ8EwmyxJMAGB8dvxpWQbC4dcoTaBM_2VrxzDNqI-FHyKg_kTHO3EQRmBU9RvmpkxPhk6e4-NSskcoxJaR5maEEqLcjSkW1Y-S3lXGJxuYzAOGYD8/s200/comunismo1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5400407722935018514" border="0" /></a>
<br /><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 12"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 12"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><link rel="themeData" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_themedata.thmx"><link rel="colorSchemeMapping" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CJUANUN%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtmlclip1%5C01%5Cclip_colorschememapping.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:trackmoves/> <w:trackformatting/> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> 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Come se l'avessero davvero subito. Come se fosse stato esso, invece del fascismo, a trascinarci tutti in un abisso della civiltà. Come se esso non fosse, in definitiva, semplicemente il sogno dell'uguaglianza tra gli uomini, della buona vita per tutti, di ...un uomo nuovo, libero, pensante. Quanta ignoranza, e quanta ipocrisia. Si grida “comunista!” come per insultare. Anzi: con l’intento esplicito di insultare, di additare come sovversivo, diverso, attaccabrighe, ribelle, rivoluzionario. Ma quali qualità ci sono nell’uomo veramente libero se non la ribellione, la diversità, la voglia di cambiamento, d’innovazione, appunto: di libertà. E’, in definitiva, come voler insultare qualcuno gridandogli addosso: uomo libero! Vergognati! Pensatore! Altruista! Tutti insulti, per l’Italia del 2009, in cui tutti sognano d’essere dei piccoli Berlsuconi...o almeno suoi piccoli insignificanti accoliti. <span style=""> </span>E lasciamo perdere tutte le baggianate che si continuano a dire, prendendo come esempi di comunismo alcune realtà non certo felici in cui si è tentato di applicarlo, di metterlo in pratica, naturalmente senza successo. Il comunismo non esiste in pratica. E’ impensabile metterlo in pratica. Un ideale perde molto del suo valore e della sua purezza, se a metterlo in pratica sono gli uomini. Ed impensabile praticarlo soprattutto per uno stato come l’Italia, bigotto, campanilista, secessionista, camorrista. Il comunismo è un’utopia. Una meravigliosa utopia. Non si può insultare un utopia, che in fondo è un sogno. Non si può insultare un sogno. Non si può tirare giù, sul piano del reale, insabbiandolo, un sogno. Io sono comunista, in quanto sogno l’uguaglianza tra gli uomini, essendo pienamente cosciente dell’impossibilità di metterla in pratica. Può forse qualcuno insultarmi per questo? E’ più cristiano il mio comunismo che marxista, è più spirituale che economico, è più poetico che pratico:<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left;font-family:times new roman;" align="left"><b><i style=""><span style="">«</span></i></b><i style=""><span style=""> Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. <b>»</b> <o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left;font-family:times new roman;" align="left"><i style=""><span style="">(<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Atti_degli_Apostoli" title="Atti degli Apostoli"><span style="color:blue;">Atti degli Apostoli</span></a>, 2,44-47)<o:p></o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left;font-family:times new roman;" align="left"><span style=""><o:p> </o:p>
<br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left;font-family:times new roman;" align="left"><span style="">E’ più vicino a questo, il mio ideale di comunismo...<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;font-family:times new roman;"><span style="">Come si fa a svilire, ad insultare un ideale che si limita a reclamare tutto il bene del mondo per tutta l’umanità, senza alcuna distinzione, di alcun tipo? Insultare il comunismo significa insultare ed incutere il timore di qualcosa che nessuno conosce. E che fa paura, proprio in quanto sconosciuta. Perché nei sussidiari si studiano soltanto i crimini del comunismo? E non gli ideali che ne sono alla base, e che sono, bisogna ammetterlo, ben diversi dagli quelli di emarginazione, repulsione, repressione caratteristici di quasi tutte le dottrine destrorse degli ultimi secoli.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style=""><span style="font-family:times new roman;">Chiamatemi comunista, e vi risponderò: sì, lo ammetto, sono libero. Tu chi sei?</span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: right;"><span style="font-style: italic;">
<br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span>
<br /><span style=""><o:p></o:p></span></p> Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-42194292871739284972009-10-20T07:52:00.000-07:002009-10-22T10:54:05.415-07:00Air France sciopera per la sicurezza<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdqp8nak8cFzjlThZVgiwTqSMaK_Z5uBreE_6sU8PUvlE-r81HkAy_ro6ia-nmlrWpkW0Av-rbJWjwKQvGjq2y1lqrbMFnRRy8vf5otaqkn5Thdxwi0yKvcgycZsQI0p8zIPwbXLotXIs/s1600-h/air+france.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 236px; height: 176px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdqp8nak8cFzjlThZVgiwTqSMaK_Z5uBreE_6sU8PUvlE-r81HkAy_ro6ia-nmlrWpkW0Av-rbJWjwKQvGjq2y1lqrbMFnRRy8vf5otaqkn5Thdxwi0yKvcgycZsQI0p8zIPwbXLotXIs/s200/air+france.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395480795595071234" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">E' una cosa della quale in Italia, quasi certamente, non sentiremo mai parlare. Da noi si sciopera per i licenziamenti, per le mancate assunzioni, per delle riforme un po' maldestre, per i mancati aumenti, per i termosifoni spenti. Mai sentito in vita mia che Trenitalia, Alitalia e compagnia bella abbiano deciso di scioperare per la SICUREZZA. La sicurezza: un valore talmente scontato che forse è l'unico vero motivo per cui valga la pena di scioperare. Un valore però, che nella nostra scala viene sempre dopo il guadagno, il posto fisso, la promozione ecc. ecc.<br />I piloti Air France, dal canto loro, <a href="http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2009/10/20/01016-20091020ARTFIG00015-air-france-turbulences-entre-pilotes-et-direction-.php">decidono in questi giorni</a> se indire uno sciopero che ha come motivazione la richiesta, non ancora completamente esaudita da parte della direzione di Airfrance, di sostituzione di tutte le sonde Pitot di rilevazione della velocità montate sugli Airbus A330 e A340. Le sonde Pitot sono state, per chi non ricorda, molto probabilmente la causa <a href="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/02/precipita-un-jet-dell-air-france-bordo.html">del disastro aereo</a> del volo AF447 tra Brasile e Francia del 1 Giugno scorso. I piloti francesi reclamano inoltre una formazione adeguata per la gestione di eventuali problemi legati alle rilevazioni come quelli che hanno provocato il disastro di giugno, ed inoltre pretendono che vengano istituiti degli organi di controllo che facciano tesoro dei loro suggerimenti (scaturiti da piccoli problemi a bordo, incidenti, malfunzionamenti vari) per intervenire immediatamente sul perfezionamento degli apparecchi e delle procedure. I piloti hanno dunque paura che le sonde in questione ed una loro cattiva gestione possano provocare altri disastri del genere. La loro paura è fondata. Per questo minacciano lo sciopero (cosa di per sè già molto grave, dato che in Air France lo sciopero non è questione di tutti i giorni, come lo è invece per Alitalia).<br />Il dato preoccupante di tutta la faccenda è però un altro. Se i piloti di Air France - che è una delle più grandi ed efficienti compagnie aeree al mondo - nutrono dubbi sulla sicurezza di alcuni apparecchi in loro dotazione e sulla formazione atta a gestire correttamente gli stessi, non dovrebbero preoccuparsi delle stesse faccende anche altre grandi compagnie aeree nazionali che affrontano, con gli stessi modelli d'aereo caduto a Giugno, voli intercontinentali? L'Alitalia, ad esempio, conferma di aver già sostituito nel 2007 - in seguito ai suggerimenti arrivati da Airbus - le sonde sui propri velivoli, ma nel Luglio 2009 le autorità europee hanno inviato un comunicato ufficiale con il quale si esige la sostituzione di almeno 2 delle 3 sonde montate sugli Airbus, ache se recenti, con un modello americano: il Goodrich. Ho provato ad informarmi ma sul web nessuna notizia a riguardo. Noi purtroppo, da semplici passeggeri, possiamo soltanto, una volta a bordo, confidare nel Signore (o nella fortuna, o nella bravura del pilota). Non ci è dato purtroppo sapere quale tipo di sonda monta l'aereo sul quale siamo appena saliti. Ma mi auguro che almeno i piloti di grandi e piccole compagnie, italiane e non, prendano esempio dai colleghi francesi e minaccino il blocco nel caso le norme di sicurezza non siano ritenute sufficienti, per loro stessi e per gli utenti.<br /><br /> <span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-70672149241677624532009-10-20T01:11:00.001-07:002009-10-20T02:54:59.020-07:00Taranto, capitale della diossina<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://eco.myblog.it/media/02/01/688295919.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 312px; height: 234px;" src="http://eco.myblog.it/media/02/01/688295919.jpg" alt="" border="0" /></a>Noi pugliesi siamo gente semplice, umile. Non ci piace stare alla ribalta, dare spettacolo. Non siamo gente da record, lavoriamo in sordina. Un record però ce l'abbiamo, e, come consuetudine per noi meridionali, non può essere che un record NEGATIVO. Il nostro record riguarda la città di Taranto, che è in assoluto la città più inquinata dell'Europa occidentale (grazie a Dio in quella orientale c'è ancora Černobyl' che ci supera...), grazie alla presenza, nel suo territorio, dei giganteschi e postmoderni impianti dell'ILVA (industria siderurgica ex statale ora in mano alla famiglia Riva), oltre cha ad una buona dose di raffinerie, centrali elettriche ad idrocarburi ed altre industrie altamente inquinanti nate attorno questi due grandi poli. Se diamo un occhio ai dati, corriamo il rischio di trovarli a dir poco scioccanti: nel 2006 <a href="http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/29527.html">alcune rilevazioni</a> hanno accertato che l'impianto ILVA di Taranto - che nel 2002 ha dovuto aumentare le proprie attività dopo la chiusura di alcuni reparti altamente inquinanti negli stabilimenti di Genova (come dire, se non possiamo a Genova, lo facciamo a Taranto!) - produce il 92% della diossina italiana e l'8,8 di quella europea! E se pensiamo che, scavalcate le mura della città, ci troviamo difronte ad un territorio costituito al 100% da campi agricoli, allevamenti, pascoli, vengono i brividi solo ad immaginare quello che noi pugliesi (ma niente paura, ce n'è anche per il resto d'italia, visto che più del 50% dei prodotti viene venduto al nord!) mettiamo ogni giorno nel piatto. Il risultato sono un numero di tumori molto più alto rispetto al resto d'italia (con molti casi di tumore in bambini a partire dai 13 anni), latte materno alla diossina, malattie respiratorie e dell'apparato digerente.<br />Purtroppo però il problema è complesso, ed il progetto di referendum per la chiusura totale o parziale degli impianti, che alcune associazioni cittadine portano avanti ormai da anni, si trova inevitabilmente a scontrarsi con una realtà che ormai è radicata nel territorio tarantino e che dà lavoro a decine di migliaia di persone. Confindustria, dal canto suo, <a href="http://referendumilva.files.wordpress.com/2009/10/confindustria-la-chiusura-non-risolve-il-problema.pdf">non fa che peggiorare</a> la situazione, polarizzando le posizioni e mettendo in definitiva chi lotta per vivere in una città pulita contro chi lotta per lavorare (e mangiare). In definitiva, per creare problemi ai pro-referendum, media e istituzioni stanno creando un vero scontro fra chi non vuole morire di fame e chi non vuole morire di cancro.<br />Magra consolazione è stata <a href="http://bari.repubblica.it/dettaglio/prestigiacomo-e-vendola-daccordo-meno-diossina-giorno-storico-per-taranto/1664910">l'inaugurazione</a> in luglio di alcuni impianti che dovrebbero ridurre (nel giro di qualche anno) del 50% le emissioni di diossina, anche se ad oggi molti di questi impianti restano solo promesse fatte <a href="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/12/inquinamento-ilva-primo-spiraglio-di-luce.html">a voce</a> ed in qualche caso <a href="http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?dpath=document&dfile=08012009175614.pdf&content=PUGLIA,+L.R.+n.+44/2008,Norme+a+tutela+della+salute,+dell%E2%80%99ambiente+e+del+territorio:+limiti+alle+emissioni+in+atmosfera+-++-++-+">sulla carta</a>. Si tratterebbe in ogni caso di misure volte a contrastare le emissioni sotto forma di fumi, e non le decine di altri problemi, ben più gravi, che la presenza di questi impianti porta all'ambiente ed in particolare al mare tarantino. Ma bastano pochi minuti di pazienza difronte a questi video per capire di cosa si tratta. Ci tengo a sottolineare che ciò che vedete succede difronte al più grande allevamento di cozze nere d'Italia, dal quale si approvvigionano almeno il 70% dei rivenditori nazionali. I video sono stati girati negli anni 90 dagli attivisti dell'associazione Caretta Caretta, obbligata a chiudere i battenti dopo le decine di minacce ed intimidazioni ricevute.<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/7E-wY3svQjA&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/7E-wY3svQjA&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/lbvuXZEsNH8&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/lbvuXZEsNH8&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><br />Attualmente la situazione è purtroppo questa: oltre alla diossina, <a href="http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=257265&IDCategoria=470">è stata palesata</a> dagli ambientalisti di Peacelink <a href="http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30049.html">la possibilità che a Taranto</a>, come e più rispetto a Gela, le industrie ed in particolare l'ILVA scarichino nell'ambiente pericolosi veleni e metalli pesanti (arsenico, piombo, mercurio) in grandi quantità, e che questi siano anzi già entrati nella catena alimentare con grave rischio per la salute umana.<br />Per quanto riguarda il controllo della diossina, è inutile dire che sono stati <a href="http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30132.html">già riscontrati gravi ritardi</a> nell'applicazione della legge regionale del 2008.<br />Insomma, la guerra tra chi non vuole morire di fame e chi non vuole morire di tumore è destinata a durare. Per ora a rimetterci sono entrambe le categorie, con l'inquinamento che soprattutto d'estate raggiunge livelli visibili ed insopportabili. Speriamo bene.<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-90314538140997225472009-10-19T00:58:00.000-07:002009-10-19T02:23:33.464-07:00Brunetta sta con Mesiano, ma nessuno sta con lui<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh33xv7n6CbzxhkmfO9gkyLpckd6MMMVcjAoQdATz9Lr_ED9PdnfeR6qELi83bN-lK2Wneu4DLLTMH97Qne8bqXx6Mo3IOA6JfwRhA-6s0iSmS-NDtlVjHVqjc9XHX4Bv5n8KKNBUh1cmI/s1600-h/brunetta-499x285.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 320px; height: 182px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh33xv7n6CbzxhkmfO9gkyLpckd6MMMVcjAoQdATz9Lr_ED9PdnfeR6qELi83bN-lK2Wneu4DLLTMH97Qne8bqXx6Mo3IOA6JfwRhA-6s0iSmS-NDtlVjHVqjc9XHX4Bv5n8KKNBUh1cmI/s320/brunetta-499x285.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5394236933988798786" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">E' da qualche giorno ormai che il ministro Brunetta sembra rincorrere cronisti e giornalisti per rivendicare - senza che nessuno tra l'altro glielo abbia espressamente chiesto - il fatto (per lui obiettivamente un grande pregio) di essere "dalla parte di Mesiano". Sì, che noi ci crediamo o no, Brunetta prende le distanze dalla TV del Boss e si schiera dalla parte del povero giudice la cui vita privata è stata ultimamente calpestata da una squallida <a style="color: rgb(255, 0, 0);" href="http://www.youtube.com/watch?v=qeed7IQS9o4">puntata</a> di Mattino 5 che resterà negli annali della disinformazione italiana. Salvo poi mettere le mani avanti, ed aggiungere che <span class="testoArticoloG"><a style="color: rgb(255, 0, 0);" href="http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=77072&sez=HOME_INITALIA">«Io non ne ho ricevuta quando mi è successa la stessa cosa, con l'unica colpa di aver acquistato case con il mutuo».</a><br />Ora, ammesso che possa essere equiparata la pubblicazione di una foto della casa di Brunetta al pedinamento video, durante due giornate, di un funzionario dello stato nella sua vita privata, io mi chiedo che bisogno aveva Brunetta di rivendicare il "torto ricevuto" proprio mentre compiva l'onorevole (ed inconsueto per un personaggio come lui) gesto di mostrarsi solidale al giudice che ha condannato Berlusconi? Il fatto è che, oltre all'inevitabile caduta di stile (è troppo facile offrire la propria solidarietà pubblica a qualcuno, sfruttando il guadagno d'immagine per rivendicare i presupposti torti subiti), ci troviamo qui di fronte ad un tentativo, alquanto ingenuo, alquanto maldestro, di paragonare l'indecente servizio di Mattino 5 - che tenta attraverso un mix di immagini ed audio di rappresentare come "anormale" e "stravagante" il normalissimo train de vie del giudice che ha condannato, a nome del popolo italiano, Berlusconi - ad <a style="color: rgb(255, 0, 0);" href="http://espresso.repubblica.it/dettaglio/che-furbetto-quel-brunetta/2049037//0">un'inchiesta</a> dell'Espresso mirata a smascherare alcuni "abusi" </span><span class="testoArticoloG">ai danni dello stato </span><span class="testoArticoloG">perpetrati dal ministro Brunetta per puri fini personali.<br />Se, per quanto riguarda il giudice Misiano, non è riscontrabile nell'anonimo servizio di Mattino 5 alcun tentativo di inchiesta, alcuna ipotesi valida a delegittimare il lavoro del giudice, che ha come unico torto quello di aver agito, per nome della legge ed in favore del popolo italiano, contro Berlusconi, notiamo come invece l'inchiesta dell'espresso indichi date, luoghi, nomi, cognomi, riproduca testimonianze, mappe, documenti originali, il tutto col fine di dimostrare che il ministro ha approfittato della sua influenza e del potere conferitogli dalla propria carica, per chiudere alcuni grandi affari che sarebbero stati impossibili da compiere per un cittadino qualunque, seppur "agiato" economicamente.<br />Emblematico è il caso della casa a Roma, acquistata dall'Inpdai ad un quinto del suo valore. O quello della<a href="http://www.click2map.com/files/39554/ravello.jpg"> <span style="color: rgb(255, 0, 0);">lussuosa villa</span></a> in costiera amalfitana, acquistata come rudere con terreno a 65.000€, quando ogni altro rudere dello stesso tipo in quella zona panoramica di euro ne costava almeno 400.000. E che dire delle parole della vecchia proprietaria di quel rudere, che dice all'Espresso che non avrebbe mai venduto la sua casa se il comune si fosse deciso, prima dell'arrivo di Brunetta, a farle passare vicino una strada? Strada che è stata iniziata dal comune subito dopo l'arrivo del ministro in costiera?<br />Insomma, un paragone insostenibile, da parte del ministro che chiede solidarietà ma che non perde occasione per sparare a zero contro le più disparate categorie di lavoratori italiani, dagli <a href="http://www.youtube.com/watch?v=CeVr6YvEmtM"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">artisti</span>,</a> alle <a href="http://www.youtube.com/watch?v=2PAtGebo6wQ"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">élite di sinistra</span>,</a> agli <a href="http://www.youtube.com/watch?v=CE7kJTa9y84"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">impiegati, e per di più malati</span>.</a><br />Ancora un'occasione persa da parte di Brunetta, per dimostrarci il suo impegno in favore dell'efficienza e della giustizia. A noi sarebbe bastato un silenzio.<br /><br /><br /></span><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;" class="testoArticoloG">Giovanni Semeraro</span><br /><span class="testoArticoloG"></span></div><span class="testoArticoloG"><br /></span></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-89878531545709091392009-10-11T03:04:00.000-07:002009-10-11T03:10:03.659-07:00Per un'arte rivoluzionaria?A cosa serve l’arte?<br />E’ una domanda che forse non ci poniamo molto spesso, troppo concentrati nella fruizione dell’evento spettacolare, qualunque esso sia.<br />Ma dopo, una volta immagazzinati automaticamente tutti gli elementi necessari alla comprensione del fenomeno, cosa resta dentro di noi del messaggio che l’opera d’arte ha voluto trasmetterci?<br />Perché lo scambio fra artista e spettatore avvenga, almeno due condizioni si rendono necessarie:<br />1- Che l’artista, consapevolmente o inconsapevolmente, abbia un messaggio forte da inviare che non sia necessariamente tematico, ma anche solo stilistico, dal quale in ogni modo scaturiscano impulsi comunicativi.<br />2- Che il fruitore, dal suo canto, abbia le basi culturali per comprendere determinati aspetti dell’opera d’arte o che più semplicemente abbia maturato una sensibilità estetica tale da poterne beneficiare in modo personale.<br />Se uno dei due elementi viene a mancare, quello che si instaura nella relazione artista-spettatore è un rapporto di puro consumo che riversa il tutto in una sfera propriamente commerciale.<br /><br />Come valutare allora la situazione italiana alla luce delle recenti dichiarazioni del “Ministro Brunetta” sulla gente che in Italia produce cultura e dell’atteggiamento che più in generale contraddistingue la politica italiana nei confronti del settore in questione? E’ risaputo che in ogni forma di governo di stampo dittatoriale, le prime avvisaglie di un tentativo di controllo diretto sulla popolazione si avvertono, tra l’altro, per mezzo di un intervento massiccio sulle due forme di comunicazione che per eccellenza riescono a raggiungere l’interlocutore in modo forte, diretto, tempestivo: i mass media e le forme di espressione artistica.<br />Ora, non serve che il primo arrivato faccia notare a tutti come, per quanto riguarda la questione dei mass media, la situazione sia giunta ormai ad un livello allarmante.<br />Prima d’ora infatti credo che nessun governo al mondo abbia potuto disporre della stessa quantità di mezzi di comunicazione di massa di cui l’attuale governo italiano dispone. Immaginiamo solo per un attimo cosa avrebbero potuto fare personaggi come Hitler o Mussolini se avessero disposto degli stessi mezzi di cui Berlusconi può servirsi oggi in tutta libertà. Abbiamo avuto modo di constatarlo recentemente con gli ultimi avvenimenti riguardanti Bruno Vespa e il suo Porta a Porta, lo spostamento di programmi di informazione sociale come Ballarò e la vicenda dei contratti per la trasmissione di Santoro, per non parlare ovviamente degli abusi di potere di Brunetta che utilizza i siti governativi come se fossero la lavagnetta del cesso di casa sua.<br />Per quanto riguarda l’arte invece, la questione è a mio parere molto più delicata. Non parlerò di questioni specificamente tecniche non essendo un esperto del settore ma mi limiterò ad esprimere opinioni derivanti da un’osservazione del fenomeno in generale.<br />Innanzitutto potremmo constatare come in Italia qualsiasi forma di espressione artistica sia immediatamente associata al mondo della sinistra intellettuale e non solo da parte dei diretti oppositori politici ma anche nella concezione della gente comune. Tale situazione contribuisce pesantemente a dissuadere di fatto l’avvicinamento di una parte della popolazione al mondo dell’arte.<br />In secondo luogo potremmo osservare come lo statuto di artista in Italia non sia sufficientemente riconosciuto, a meno che non si tratti di personaggi già molto noti al pubblico tramite la televisione o il grande teatro o in generale le grandi scene nazionali e internazionali.<br />Tutti sembrano aver dimenticato l’insegnamento dell’arte popolare, delle arti povere, degli artigiani, dei cantastorie, delle orchestrine, delle bande, dei guitti girovaghi, degli attori presi direttamente dalla strada, insomma di buona parte della storia del nostro paese che al ministro Brunetta e a buona parte della popolazione sembra sfuggire. L’artista viene spesso considerato un fannullone se non un barbone nel peggiore dei casi poiché si avverte una carenza di educazione al lavoro dell’artista, problema che può trovare una soluzione nell’incentivazione dei laboratori nelle scuole di ogni livello. Solo cimentandosi in attività artistiche di ogni tipo i bambini e i ragazzi possono prendere coscienza fin da subito del lavoro che comporta la creazione di uno spettacolo o la preparazione di un concerto e alimentare così una forma di rispetto per l’attività artistica.<br />Terza ed ultima questione: mancano il luoghi materiali in cui produrre arte, mancano le strutture necessarie al suo sviluppo, mancano i circuiti adatti alla fruizione da parte di un pubblico culturalmente e anagraficamente eterogeneo. In parole povere, manca tutto il necessario allo sviluppo di una sensibilità estetica diffusa, cosicché il poco che viene offerto non é, nella maggior parte dei casi, recepito come espressione artistica bensì come mero intrattenimento, al pari appunto di una trasmissione televisiva di varietà.<br />I bambini non hanno modo di avvicinarsi alle forme di espressione artistica se non tramite il mezzo passivo della televisione, con tutte le conseguenze che ne scaturiscono e che non stiamo qui ad elencare.<br />In parole povere, la perdita progressiva di un bagaglio artistico legato al territorio, l’appiattimento culturale, la morte dell’arte.<br />Quanti luoghi di proprietà comunale o statale restano chiusi e inutilizzati quando invece potrebbero prestarsi benissimo all’incentivazione di attività associative autogestite che sempre più spesso trovano difficoltà a trovare spazi adatti all’interno del tessuto urbano?<br /><br />Ovviamente la colpa di tutto questo non è imputabile esclusivamente all’azione dell’ultimo governo; le responsabilità rimontano a molto tempo addietro. Ad oggi infatti nessuno sembra essersi preoccupato di tutelare la figura dell’artista in maniera attiva, incentivando lo sviluppo di enti autonomi (e soprattutto competenti) che si occupino di coordinare il settore proficuamente e senza sprechi di risorse. Lo stato si è sempre limitato invece a sovvenzionare passivamente settori come il cinema o il teatro - che avrebbero richiesto al contrario grande professionalità e competenza - tenendoli legati ad una flebo per decine di anni ad uno stadio larvale, riducendoli infine a malati terminali.<br />La situazione che scaturisce da queste osservazioni è sotto gli occhi di tutti: in Italia l’arte sembra essersi distaccata completamente da quel ruolo che fino a qualche tempo fa ha rivestito con cognizione di causa:<br />il cinema impegnato si è estinto progressivamente lasciando il posto a fiction televisive populiste e patriottiche, bigottamente religiose e a volte semi-pornografiche.<br />I cantautori che in passato si erano rivolti alle nuove generazioni in modo attivo, veicolando spesso messaggi sociali importanti, si sono docilmente adeguati alle leggi del nuovo mercato o sono completamente scomparsi con la crisi del disco lasciando il posto a bizzarri emuli svuotati di contenuti.<br /><br />In termini pratici, si sta creando una situazione anomala all'interno della quale da una parte nessuno ha più voglia di dire davvero qualcosa e dall'altra nessuno ha più voglia di recepirla veramente.<br /><br />L’attacco che il governo Berlusconi ha sferrato al mondo artistico nell’ultimo periodo non è altro dunque che il colpo di grazia ad una bestia già abbattuta e rantolante, un modo per sotterrare definitivamente l’ultimo probabile nemico, quella forza sovversiva che l’arte naturalmente racchiude in se, quella capacità di far riflettere creandosi ragionamenti autonomi che tanto spaventa il capo del nostro attuale governo.<br />L’arte è espressione popolare per eccellenza, ed il fatto che nell’ultimo periodo trovi sempre meno consenso a favore di altre forme d’intrattenimento passive e qualitativamente scadenti la dice lunga sulla stato di salute della nostra capacità critica ed estetica.<br /><br />Si dice che l’arte è rivoluzionaria. Si dice che è dai momenti di crisi che scaturiscono le correnti artistiche più interessanti.<br />Quanto ancora dovremo aspettare?<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Francesco Semeraro</span><br /></div>Francesco Semerarohttp://www.blogger.com/profile/05938458536389438914noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-35062126182772119832009-10-08T01:00:00.000-07:002009-10-08T01:28:38.719-07:00Ho paura<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqMCFw-QTer0C0ybQUkLOwruXo5PPfkJ0O5ZNJVOJJx1xC80GawS0lHEoAqpiJpLKXI_w-ydEeAX1Nbd0mkUzIic_GyoTQVcLhm9h82UTA-ONT1OMhs6byluHA145vL87zJ7J8vv_ofG8/s1600-h/mussolini+berlusconi.bmp"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 233px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqMCFw-QTer0C0ybQUkLOwruXo5PPfkJ0O5ZNJVOJJx1xC80GawS0lHEoAqpiJpLKXI_w-ydEeAX1Nbd0mkUzIic_GyoTQVcLhm9h82UTA-ONT1OMhs6byluHA145vL87zJ7J8vv_ofG8/s320/mussolini+berlusconi.bmp" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5390142405291714578" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono un uomo. Abbastanza forte. Abbastanza onesto. Abbastanza ragionevole. Abbastanza coraggioso. Ma ho paura.<br />A farmi venire paura (tanta) non il lupo mannaro. Non un mostro sbucatomi dal cesso mentre ero, come dire, più indifeso... Non la morte, non il dolore. Non una catastrofe planetaria. Ma questo<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/ar8EwxSkDog&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/ar8EwxSkDog&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br />E soprattutto questo:<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/wVZCA0xRBGY&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/wVZCA0xRBGY&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br />Prendetevi il tempo di riflettere ora, in silenzio, ad occhi chiusi.<br />Avete mai visto qualcosa del genere nella vostra vita? Vi ricordate di un presidente del consiglio che si abbassi ad offendere il vicepresidente della camera (Rosi Bindi) e ad urlare in televisione le proprie (bassissime e personalissime) ragioni, avendo invece il parlamento come luogo naturale della parola e della democrazia? Avete mai sentito suggerire, chiaramente, da parte di un primo ministro al capo dello stato, di aggirare, scavalcare la costituzione per influire "direttamente" e "personalmente" su una scelta così importante come quella dei giudici costituzionali. Che riguardava una legge così importante, capace di spostare una democrazia verso una oligarchia, o peggio, una dittatura?<br />Ebbene no. Io in trent'anni non l'ho mai visto. E non l'hanno mai visto neanche i miei genitori, perchè nel '45 Mussolini era già morto.<br />Un attacco così duro alle istituzioni (nelle persone del presidente della repubblica, della corte costituzionale, della magistratura, del parlamento) se lo sognano i paesi realmente democratici.<br />Un attacco così duro alla libertà, alla morale, se lo sognano i popoli liberi.<br /><br />Ed io ho paura<br /><br />Perchè come dice De Gregori "la storia siamo noi". Ma il brutto è che nessuno se ne accorge "durante". La storia diventa storia solo dopo. E la storia ci insegna che sia il nazismo che il fascismo che tutti gli altri regimi dittatoriali nascono un po' così. Per caso.<br />Magari con un presidente che, forte solo dell'appoggio popolare (populismo) si crede di poter scavalcare le regole e le istituzioni che un paese si è dato per autogarantirsi la DEMOCRAZIA.<br />Magari con un presidente che comincia arricchendosi, con l'appoggio della mafia, evadendo tasse e processi. E che poi passa in politica per evitare problemi con la legge. E che poi comincia a dire d'essere perseguitato, per mettere i suoi elettori contro chi lo perseguita (le istituzioni, accusate d'essere tutte comuniste e di sinistra). E che poi, comincia a gridarlo in televisione, insultando dei parlamentari e pretendendo un comportamento mafioso perfino dal capo dello stato.<br /><br />Ho paura<br /><br />Ho paura che il mio prossimo rientro in Italia possa coincidere con un stagione dura per la democrazia. Perchè i giovani che si sono trovati in guerra nel '39 non si aspettavano certo che da un giorno all'altro sarebbero andati a morire al fronte. Perchè i giovani che hanno resistito non si aspettavano certo che da un giorno all'altro avrebbero fatto la guerra contro gente come loro. Italiani contro Italiani. Contro i propri vicini di casa. Contro i propri ex-amici. A volte, contro i propri parenti!<br /><br />Perdonatemi, ma non accetterò più che qualcuno mi dica di essere berlusconiano. Stia lontano da me. Amici o parenti o sconosciuti. Non lo ammetto. Io la mia piccola resistenza comincio a farla. In casa mia.<br /><br />Per paura.<br /><br /><br /></div><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-23148446040598942502009-10-07T01:14:00.000-07:002009-10-07T01:54:38.460-07:00Sono malato: c'ho il certificato! ovvero sulle assenze del PD in parlamento...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxVuXUlzxgaqi4TqESZdX6H91hrMKJt0iiR9ReUJWhOGQ5MjklXx_0g-H5WLRC1ivhAlUazsxpD8tLFI13tC5pTrMIA7HPwGYevR8boRE9-5WzfwQ2SqrgalBQnYaaaqlCwzcsROMUSgA/s1600-h/cevoli+certificato+1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 214px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxVuXUlzxgaqi4TqESZdX6H91hrMKJt0iiR9ReUJWhOGQ5MjklXx_0g-H5WLRC1ivhAlUazsxpD8tLFI13tC5pTrMIA7HPwGYevR8boRE9-5WzfwQ2SqrgalBQnYaaaqlCwzcsROMUSgA/s320/cevoli+certificato+1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5389778538529275826" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">"Sono stata insultata, la mia sedia a rotelle presa a calci in piazza Venezia da alcuni scalmanati che mi hanno preso di mira per l'assenza di venerdì. Ma io stavo male, avevo presentato il certificato, che a questo punto chiedo che venga reso pubblico"<br />Ileana Argentin, deputato pd, costretta sulla sedia a rotelle.<br /><br />Sono un bel ventaglio, una rosa, una marea le considerazioni che si potrebbero fare su questa breve frase detta per giustificare qualcosa di MOLTO IMPORTANTE. E cioè l'approvazione di una legge che gli elettori del pd NON VOLEVANO. E che invece è passata, grazie all'assenza di questo e di un'altra buona cinquantina di deputati del PD.<br /><br />Io mi limiterò a farne solo qualcuna, semplice semplice.<br /><br />1) Prima di tutto, scopro che oltre i fascisti anche i sinistroidi pduisti, ah scusate PDisti, se la fanno a piazza Venezia.<br /><br />2) Che gli unici 4 elettori e sostenitori del PD rimasti al mondo, tra un po' voteranno Berlusconi, se continueranno ad essere appellati "scalmanati".<br /><br />3) Che se per entrare a fare l'appuntato dei carabinieri bisogna essere in perfetto stato psico-fisico, avere i denti dritti, la schiena dritta, le gambe dritte, e pagare 30.000€ al corrotto di turno, per fare il DEPUTATO DELLO STATO ITALIANO basta solo l'ultima, visto che abbiamo scoperto che nessuno di loro gode di ottima salute.<br />E qui mi viene una piccola considerazione. Se è vero che in parlamento c'è rappresentata tutta l'Italia, e che il giorno della votazione sullo scudo fiscale mancavano, "per malattia", un centinaio di deputati fra destrorsi e sinistrorsi, e che la statistica è una scienza e non un'opinione, questo significa che il 16,666667 % degli italiani quel giorno non è andato al lavoro, causa malattia.<br />Se vosse vero l'Italia sarebbe in ginocchio.<br />A livello parlamentare, è vero, l'Italia è in ginocchio.<br />Morale. il parlamento NON RAPPRESENTA gli italiani.<br /><br />4) Una considerazione un po' più seria. Ma perchè, chi è in una situazione psico-fisica non ottimale, e non può dunque adempiere in pieno ai doveri, PESANTI, che il popolo gli affida mandandolo in parlamento, deve ostinarsi ad occupare una poltrona che invece potrebbe essere occupata in modo più fruttifero da qualcuno in grado di lavorare, di partecipare attivamente e pienamente alla vita istituzionale? La malattia, lo sappiamo, è una brutta bestia, per tutti. Ma se uno non può lavorare, dovrebbe avere accesso ad altre forme di sostegno che non sia il parlamento italiano!!<br /><br />5) "Sono malato! C'ho il certificato!" Ma noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.<br />Ma davveroooooooooooooo! Perchè c'è ancora qualcuno che crede nel certificato! Ma se per il più umile degli impiegati della più umile azienda è un gioco da ragazzi farsi fare un certificato taroccato (e lo sanno tutti!) come facciamo a credere nel certificato di un parlamentare, di un politico, di un deputato, sigh, dello stato italiano!<br /><br />Mi viene da ridere, e per questo mi fermo qua. Perchè le considerazioni che vengono potrebbero essere offensive. E la malattia è una cosa seria. Lo sanno milioni di italiani costretti in ospedali FATISCENTI, senza supporto medico, economico, psicologico.<br />Figuriamoci se ci facciamo fare la morale da un parlamentere.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-56357861142158935852009-10-06T17:22:00.000-07:002009-10-07T00:41:15.887-07:00Insonnia costituzionaleCi siamo. Oggi molto probabilmente i giudici della Corte Costituzionale dovrebbero fare il loro dovere. E cioè decidere che il "lodo Alfano" è incostituzionale. Dichiararlo ad alta voce. Gridarlo al mondo. Perchè la costituzione italiana è ormai l'unico straccetto che tiene ancora insieme uno stato, l'Italia appunto, che in realtà non esiste. Che non è mai esistito. Che non esisterà mai.<br /><div style="text-align: justify;">Lo sa Bossi, che non fa che ripeterlo ogni giorno da qualsiasi pulpito.<br />Lo sa Berlusconi, che vede il sud (a ragione) come un immenso serbatoio di ignoranti (cioè di voti). Di delinquenti (cioè di voti). Di morti di fame che sognano di essere come lui (cioè di voti).<br />Lo sa Franceschini. Al sud non lo conosce nessuno. Lui non è il proprietario del Milan è non ci ha regalato la De Filippi.<br />Insomma. Lo sanno tutti. L'Italia unita è una bella invenzione. Una bella scusa, oserei dire, per far passare come fisiologici una serie di soprusi perpetrati da sempre da una parte di essa (il Nord, i conquistatori) verso l'altra (il Sud, i conquistati). Perchè l'Italia è stato questo. La conquista e la sottomissione di uno stato, di un popolo, da parte di un altro stato, un altro popolo.<br />Ed ora siamo alla fase finale. Siamo addirittura alla libera interpretazione di un pezzo di carta, che per fortuna o per sfiga è l'unica cosa che ci giustifica in quanto Italia. In quanto italiani. In quanto popolo, cittadini. Siamo, cioè, alla frutta.<br />E' tardi, e dovrei dormire, ma non ho sonno.<br />Vorrei che qualcuno mi spieghi perchè, mentre in tutto il mondo si parla di crisi, di sviluppo, di energia alternativa, di pace e di guerra, di diritti umani, insomma, di cose serie, noi italiani dobbiamo stare ancora ad interrogarci se è giusto o meno che la legge sia uguale per tutti. Quando questo principio è (è chiaro) una delle colonne portanti della nostra costituzione. E' la base del nostro vivere civile.<br />I conti non tornano...proverò a rifarli.<br />Ma forse è meglio che mi metta a contare le pecorelle...</div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-15079562756533717082009-09-27T16:49:00.000-07:002009-09-27T16:53:54.386-07:00Libero - l'ultim'ora è, sempre, Berlusconi!Un semplice copia-incolla dal sito di Libero-news alle ore 1:50 del 28/09/2009.<br />Notare la percentuali di presenza nelle notizie della parola "Berlusconi".<br />Sembra una presa in giro...No comment.<br /><br /><br /><h4>Ultim'ora</h4> <table width="285" border="0"><tbody><tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192547" title="PDL: BERLUSCONI, SAREMO PROTAGONISTI DI UN LUNGO FUTURO DI LIBERTA'"> PDL: BERLUSCONI, SAREMO PROTAGONISTI DI UN LUNGO FUTURO DI LIBERTA' </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192545" title="MAFIA: BERLUSCONI, NESSUN GOVERNO DELLA STORIA HA FATTO QUANTO NOI PER COMBATTERLA"> MAFIA: BERLUSCONI, NESSUN GOVERNO DELLA STORIA HA FATTO QUANTO NOI PER COMBATTERLA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/8/0/50/1">Esteri</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192543" title="GERMANIA: MERKEL, OTTENUTA MAGGIORANZA CHE DARA' STABILITA' AL PAESE"> GERMANIA: MERKEL, OTTENUTA MAGGIORANZA CHE DARA' STABILITA' AL PAESE </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192538" title="BIOETICA: BERLUSCONI, GARANTITA LA PIU' AMPIA LIBERTA' COSCIENZA"> BIOETICA: BERLUSCONI, GARANTITA LA PIU' AMPIA LIBERTA' COSCIENZA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192539" title="BIOETICA: BERLUSCONI, GARANTITA LA PIU' AMPIA LIBERTA' COSCIENZA"> BIOETICA: BERLUSCONI, GARANTITA LA PIU' AMPIA LIBERTA' COSCIENZA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192537" title="PDL: BERLUSCONI, DIVERSITA' DI OPINIONI E' UNA RICCHEZZA"> PDL: BERLUSCONI, DIVERSITA' DI OPINIONI E' UNA RICCHEZZA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192529" title="FISCO: BERLUSCONI, SINISTRA VUOLE AUMENTARE LE TASSE"> FISCO: BERLUSCONI, SINISTRA VUOLE AUMENTARE LE TASSE </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192527" title="PDL: BERLUSCONI, E' LA GARANZIA E IL BALUARDO DELLA LIBERTA'"> PDL: BERLUSCONI, E' LA GARANZIA E IL BALUARDO DELLA LIBERTA' </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192521" title="PD: BERLUSCONI, FINTE PRIMARIE IN CUI TUTTO E' DECISO"> PD: BERLUSCONI, FINTE PRIMARIE IN CUI TUTTO E' DECISO </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192523" title="FISCO: BERLUSCONI, SINISTRA VUOLE STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA"> FISCO: BERLUSCONI, SINISTRA VUOLE STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192524" title="GOVERNO: BERLUSCONI, NUOVA MORALITA' E' RISPETTARE IMPEGNI PRESI CON ELETTORI"> GOVERNO: BERLUSCONI, NUOVA MORALITA' E' RISPETTARE IMPEGNI PRESI CON ELETTORI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192517" title="AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6"> AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6 </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192514" title="AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6"> AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6 </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192515" title="AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6"> AFGHANISTAN: BERLUSCONI, VERGOGNA OPPOSIZIONE CHE INNEGGIA A -6 </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192516" title="GOVERNO: BERLUSCONI, NUOVA MORALITA' E' RISPETTARE IMPEGNI PRESI CON ELETTORI"> GOVERNO: BERLUSCONI, NUOVA MORALITA' E' RISPETTARE IMPEGNI PRESI CON ELETTORI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/8/0/50/1">Esteri</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192512" title="IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE"> IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/8/0/50/1">Esteri</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192510" title="IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE"> IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/8/0/50/1">Esteri</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192511" title="IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE"> IRAN: BERLUSCONI, ISRAELE POTREBBE ATTACCARE, SAREBBE DISASTRO UNIVERSALE </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192504" title="GOVERNO: BERLUSCONI, RISPETTEREMO IL PROGRAMMA E CAMBIEREMO L'ITALIA"> GOVERNO: BERLUSCONI, RISPETTEREMO IL PROGRAMMA E CAMBIEREMO L'ITALIA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192503" title="CASA: BERLUSCONI, COSTRUIREMO 100 MILA NUOVI ALLOGGI"> CASA: BERLUSCONI, COSTRUIREMO 100 MILA NUOVI ALLOGGI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192500" title="CASA: BERLUSCONI, COSTRUIREMO 100 MILA NUOVI ALLOGGI"> CASA: BERLUSCONI, COSTRUIREMO 100 MILA NUOVI ALLOGGI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192502" title="GOVERNO: BERLUSCONI, RISPETTEREMO IL PROGRAMMA E CAMBIEREMO L'ITALIA"> GOVERNO: BERLUSCONI, RISPETTEREMO IL PROGRAMMA E CAMBIEREMO L'ITALIA </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192499" title="BERLUSCONI: PREMIER, MARTEDI' COMPIO 37 ANNI"> BERLUSCONI: PREMIER, MARTEDI' COMPIO 37 ANNI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192497" title="BERLUSCONI: PREMIER, MARTEDI' COMPIO 37 ANNI"> BERLUSCONI: PREMIER, MARTEDI' COMPIO 37 ANNI </a></p></td></tr> <tr><td valign="top"> <p>27/09/09</p></td><td><p><span><a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/index/Nazionale/4/0/50/1">Primo Piano</a></span> | <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/192495" title="BANCHE: BERLUSCONI, ABBIAMO SISTEMA MOLTO PIU' SOLIDO DI ALTRI PAESI"> BANCHE: BERLUSCONI, ABBIAMO SISTEMA MOLTO PIU' SOLIDO DI ALTRI PAESI </a></p></td></tr></tbody></table>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-56439535488300733392009-09-18T15:24:00.000-07:002009-09-18T15:49:04.642-07:00Il lutto dei potenti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpXaj7xOmAi9LGOofCVrdq1gcaSMauWdRBVppBnWrdDG6ZgyxFLXInKjFhzbGGihuHecKldZZPRNjBmO1Lht8P_DPYrLpmXIRcJbFrk8QE3F_utuiY8CzyzCMGoVOx0W5e861XNiiTs-w/s1600-h/lutto.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 116px; height: 114px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpXaj7xOmAi9LGOofCVrdq1gcaSMauWdRBVppBnWrdDG6ZgyxFLXInKjFhzbGGihuHecKldZZPRNjBmO1Lht8P_DPYrLpmXIRcJbFrk8QE3F_utuiY8CzyzCMGoVOx0W5e861XNiiTs-w/s320/lutto.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5382942406637128114" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ok, sono morti sei connazionali.<br />Ma forse dobbiamo onorarli di più solo perchè sono italiani? E non sono forse degli uomini come tutti gli altri? E quanti uomini muoiono ingiustamente, barbaramente ogni secondo?<br />Perchè ci dobbiamo far trascinare in un modo di vedere il mondo, la vita, gli eventi, ormai vecchio decrepito, e risalente agli ultimi disastri mondiali (che invece di commemorare dovremmo cercare di dimenticare, per cambiare, per andare avanti), che avevano proprio il concetto di nazione come movente per i più sanguinosi odi reciproci?<br />E' ancora così importante questo stupido concetto di nazione, che ci spinge ad interessarci e piangere per la morte di 6 persone, e ad ignorare invece la fine, spesso molto più ingiusta, di tanti altri uomini e donne che ci vivono accanto, ma che non condividono con noi un concetto effimero ( e per noi italiani ancora più effimero!) come la nazionalità?<br />Forse non hanno diritto ai funerali di stato (pagati dall'italia, e dagli altri alleati americani) anche le vittime civili ed innocenti che cadono laggiù sotto il fuoco dei nostri militari?<br /><br />La cosa più triste, è che ogni militare che ho conosciuto che abbia fatto missioni più o meno pericolose all'estero, non si sia mai giustificato con motivazioni umanitarie, sociali, politiche. No. Solo, e sempre, tristemente, sfacciatamente economiche. E del livello più basso. Spesso, i cinque o seimila euro al mese che questi giovani riescono a guadagnare fuori, servono per realizzare in italia il sogno di una vita: una BMW serie 5 o una Harley Davidson. E sono forse dei buoni motivi per uccidere e farsi uccidere? Ed anche se il motivo fosse comprare una casa, o far studiare un figlio: sono forse questi buoni motivi per uccidere e farsi uccidere?<br /><br />La stragrande maggioranza dei militari laggiù, sono volontari, che hanno dovuto mettersi in fila per partire in missione, e guadagnare in sei mesi quello che qui guadagnerebbero in 4 o 5 anni. Ogni merluzzo ha bisogno della sua esca. E quando si tratta di partire in guerra l'esca è sempre buona (deve esserlo).<br /><br />Siamo italiani, cattolici. Cattolici fino al bigottismo. Italiani fino alla nausea.<br /><br />Ma smettiamo di fare il gioco dei potenti, ed il lutto lasciamolo a chi lo soffre veramente. A chi avrebbe preferito avere il proprio caro ancora accanto, magari un po' più povero, ma vivo. Il dolore cerchiamo di viverlo in privato, ed in pubblico alziamo invece la voce contro una guerra di cui non conosciamo neanche i motivi. Da cui abbiamo solo da perderci.<br /><br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-59134096605289108192009-09-09T15:08:00.001-07:002009-09-09T15:15:51.644-07:00Mi butto? Mi butto? L’autoumiliazione operaia<div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://comitatoscuolapubblica.files.wordpress.com/2009/08/divise1.jpg?w=521&h=220"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 375px; height: 158px;" src="http://comitatoscuolapubblica.files.wordpress.com/2009/08/divise1.jpg?w=521&h=220" alt="" border="0" /></a><br /></div><div style="text-align: justify;">Operai che salgono sulle gru, minacciandosi di buttarsi di sotto. Telefonisti che si cospargono di benzina minacciando di darsi fuoco. Impiegati che si incatenano alle scrivanie, maestri in mutande, scioperi della fame. Aho! Ma ci siamo rincoglioniti tutti quanti? Viviamo in un sistema che ci umilia ormai quotidianamente, umiliando il nostro lavoro, la nostra istruzione, i nostri sogni, i nostri sacrifici, il nostro futuro, e qual è la nostra unica reazione? Quella di autoumiliarci, di autodereriorarci, di annichilirci, di prostrarci. La nostra reazione è un umiliazione alla seconda, anzi, all’ennesima potenza. E’ anzi peggio: la minaccia di un annientamento, in barba ai più banali principi laici e cristiani che vogliono la vita come il bene più prezioso che abbiamo, e l’onore come la cosa da salvaguardare di più, anche quando tutto il resto è stato perso. Questa assurda società mediatica, in cui conta solo la notizia ad effetto, la popolarità, ci spinge al grado zero dell’umanità pur di apparire, anche e soprattutto come vittime. Ma dico io: che fine hanno fatto gli insegnamenti che ci vengono dal passato, le esperienze dei nostri predecessori, che sono morti sì, ma lottando!, per ottenere il rispetto dei propri diritti. Ma dove sono gli scioperi ad oltranza? Dove sono i picchetti? Dove sono le manifestazioni di piazza? Dove cazzo sono tutti?<br /><br />Lo so io dove sono tutti: davanti alla TV, a guardare Mai dire Gol, o il Grande Fratello. Sì, anche quelli che la mattina stavano in mutande davanti alla scuola. Anche quelli che si erano cosparsi di benzina poche ore prima. Perché l’importante è che la protesta curiosa, simpatica anche, originale, sia apparsa su qualche tv o qualche giornale, entrando perfettamente a far parte di quel circolo vizioso di cui, ormai, siamo tutti vittime.<br />Ci mettiamo in mutande, noi, ed ora manca solo che ci togliamo pure quelle, e ci pieghiamo a novanta gradi. Per che cosa poi? Per un posto di lavoro insoddisfacente, precario, temporaneo. L’importante è lavorare, portare i soldi a casa. A noi, dell’onore, che ce ne frega? Il lavoro ormai, cerchiamo di riconquistarcelo con la pietà, e non con la lotta. Dobbiamo far tenerezza, per salvarci. Sì, perché lo sanno tutti che sono tutte delle messe in scena, create ad oc, a regola d’arte televisiva. Lo sanno tutti che ci si cosparge di benzina ma che nessuno si sogna di darsi fuoco veramente. Che si sta sulla gru, ma l’idea di buttarsi giù non ci sfiora neanche. La pelle non la vuole rischiare nessuno. Ma che pelle! Non vogliamo rischiare nemmeno una denuncia, nemmeno una querela, nemmeno una richiesta di risarcimento danni! Per questo minacciamo di darci fuoco, invece di minacciare (come sarebbe più logico) di dare fuoco all’azienda che ci sta licenziando ingiustamente. Minacciamo di buttarci giù (tanto non lo facciamo), invece di minacciare di buttare giù il direttore generale che ha ordinato i licenziamenti. Ci mettiamo noi in mutande invece di catturare il ministro dell’istruzione e umiliarlo, lasciandolo in mutande, sulla pubblica via.<br />La televisione ci ha fatto male, ed il grasso è assai! Come diceva mio nonno: il grasso è arrivato alla testa! Di fame tanto qui non muore più nessuno, e tutti hanno la macchina nuova con il pieno parcheggiata sotto casa. Perché rischiare di perdere tutto ciò? Perché rischiare di andare in galera per salvare il proprio posto, il proprio onore, o un ideale? Il passato non ci ha insegnato proprio niente!<br />A solo neanche un secolo di distanza, abbiamo di nuovo un dittatore, di nuovo 20 staterelli in una piccola, inesistente nazione, siamo di nuovo emigranti, di nuovo schiavi. Di nuovo ignoranti.<br />E, ciò che è peggio, abbiamo perso la voglia di rischiare, di rifare, di lottare.<br /></div><br />Un po' incazzato.<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-16806319262607821692009-08-31T16:26:00.000-07:002009-08-31T16:34:40.643-07:00I padroni di Ostuni<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.cittabianca.net/immagini/ostuni.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 253px; height: 341px;" src="http://www.cittabianca.net/immagini/ostuni.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Ostuni è magnifica. Si sa. Ostuni è la “città bianca”. Ostuni è un groviglio di case archi scale arrampicate da secoli su tre colli. Ostuni è in Puglia, vicino Brindisi, ha 32.500 abitanti, ma il suo centro storico è deserto. Magnifico e deserto… per 11 mesi e mezzo all’anno. Per quindici giorni è invece un formicaio di gente dagli 0 ai 90 anni che inonda le sue stradine per onorare quel sacrosanto rito che per tutti gli italiani è il ferragosto.<br /><br />Il fenomeno è curioso, ma a me fanno più riflettere gli undici mesi e mezzo di vuoto che il mezzo mese di baccanali.<br /><br />Il centro storico di Ostuni è ormai vuoto, semplicemente perché il 90% delle case è di proprietà di gente che viene da fuori. Molta di questa gente ha comprato casa in questo magnifico paese, per passarci 15 giorni l’anno. E fin qui, siamo ancora nel legittimo. Molta di questa gente però, arriva ad Ostuni in vacanza pensando di avere, avendo speso una certa quantità di soldi per comprarsi una piccola nicchia bianca in paradiso, comprato anche il diritto di decidere come debba andare la vacanza degli altri, compresa quella degli ostunesi. Ostunesi che, il 25, 26 e 27 agosto, sono abituati da secoli a prendersi le ferie per festeggiare il loro santo patrono, e per festeggiarlo come più gli piace: rumorosamente.<br /><br />Al turista milanese che quest’anno, nei giorni di Sant’Oronzo, prendendo il coraggio a due mani, si affacciato sull’uscio del suo loft troglodita/extra-lusso in pietra nel luogo più alto e di passaggio di tutto il centro storico, urlando a mezzanotte: "io sono in ferie, smettetela di fare chiasso!" qualcuno ha risposto educatamente: mi scusi, se voleva dormire poteva comprare una casa in campagna, e non in pieno centro storico. E poi sa, è mezzanotte, ed i buzzurri del posto hanno l’abitudine di uscire molto tardi, e di fare molto tardi, soprattutto quando è la festa del paese. Quindi, abbi pazienza, ma stanotte suoneremo l’organetto e balleremo proprio qui, che è l’uscio di casa sua, ma che è soprattutto la nostra città.<br /><br />Il denaro compra le case, ma non gli abitanti.Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-83425109802249328002009-07-22T07:07:00.000-07:002009-07-22T07:44:38.925-07:00Gli ebrei di estrema destra??<div style="text-align: justify;">Sono caduto dalle nuvole, o, per meglio dire, ho subito un vero e proprio shock quando oggi, all'ora di pranzo, ascoltando Novella 2000...eehmm, il TG1, una notizia mi ha letteralmente schiaffeggiato.<br /></div>La notizia diceva più o meno così: "una banda di coloni ebrei di estrema destra ha segato alcuni alberi di ulivo in territtorio palestinese".<br /><div style="text-align: justify;">Ora, apparte il fatto che l'ulivo è per gli ebrei come per i cristiani simbolo di pace, mi chiedo: ma come è possibile, dopo che per anni ci hanno iniettato, spesso a forza, dosi massicce di storia del nazismo (con tutti gli orrori che questo ha generato). Dopo che da 60 anni non facciamo che ascoltare, leggere, vedere su ogni media possibile, tutte le denunce che i rappresentanti di questo popolo fanno contro lo sterminio, la shoah, compiuto ad opera di "bande di estremisiti di destra", questa volta tedeschi. Dopo che il 99% dei media nazionali ci ha quasi convinto che Israele è il buono e la Palestina il cattivo, che gli ebrei sono gli agnelli ed i paelstinesi i lupi, che gli ebrei sono per la pace e gli altri per la guerra. Come è possibile, dicevo, che esistano al mondo gruppi di ebrei "di estrema destra"!!!. Sì, dal mio punto di vista è inaccettabile. Sconvolgente. Perchè se una estrema destra, come quella ebrea, può essere giustificata, la questione diventa pericolosa, e si è costretti poi a dover accettare e giustificare le estreme destre di tutto il mondo. E si sa, che al mondo non esiste una estrema destra "buona e pacifica", e che, in fondo in fondo, essa si presenta da sempre ed universalmente come xenofoba, razzista, ed antisemita. Gli ebrei hanno una estrema destra? Gli ebrei vogliono una estrema destra? Gli ebrei vogliono questo? <br /></div>Gli ebrei sono diventati antisemiti?Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-11542476320214577322009-07-21T13:30:00.000-07:002009-07-21T04:13:30.928-07:00Le centrali nucleari... roba d'altri tempi (o roba da matti?)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_HWmfjkEEsjos9B2Miwe2aklJwTyoUYQxGY1cF-juCu1DithAko7qxmZco-7wpnT5ldT-hMn0zyVIQ2WHfowvdHnOi80Tj3p9AhrqwoVW130Vty3FrGdPmnMk54wh9poNeoh0hyYmWfs/s1600-h/contro+nucleare.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 266px; height: 178px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_HWmfjkEEsjos9B2Miwe2aklJwTyoUYQxGY1cF-juCu1DithAko7qxmZco-7wpnT5ldT-hMn0zyVIQ2WHfowvdHnOi80Tj3p9AhrqwoVW130Vty3FrGdPmnMk54wh9poNeoh0hyYmWfs/s320/contro+nucleare.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5358305149560614258" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Con 50 anni di ritardo rispetto alla costruzione, negli Stati Uniti, della prima centrale nucleare, e mentre tutti gli stati del mondo iniziano a grattarsi in testa per cercare di capire come uscirne, l'avanguardista governo Berlusconi decide, il 9 Luglio (proprio mentre vigeva "la tregua" richiesta alla stampa dal nostro prrrr-esidente della repubblica), che l'Italia sarà ufficialmente un paese "nuclearizzato". Che l'Italia produrrà energia atomica. Che l'Italia sarà una bomba atomica. Sì, perché solo un manipolo di folli potrebbe pensare di costruire centrali nucleari in un paese così densamente abitato. In un paese che è uno dei più sismici al mondo. In un paese in cui non puoi fare 2 km di strada senza incontrare un...paese. In un paese che è uno dei più belli (e buoni) al mondo, con la ricchezza e la varietà dei suoi paesaggi naturali, con la bellezza delle sue spiagge, con la genuinità e la bontà dei suoi prodotti agricoli.<br /><br />"Con grande soddisfazione - denuncia Legambiente - questo governo oggi plaude a se stesso per aver raggiunto un antico obiettivo: tornare alla preistoria energetica e spendere soldi in grandiose e fragili cattedrali per la produzione di energia nucleare di terza generazione, proprio quella tecnologia che Barack Obama si è rifiutato di finanziare perché inquinante e insicura".<br /><br />Mentre tutti i paesi del mondo, più o meno industrializzati, più o meno militarizzati, più o meno dittatoriali, si orientano decisamente verso la produzione di energia da fonti pulite e soprattutto immediate e rinnovabili, Berlusconi and co. decidono di investire ingentissime somme di denaro (deviandole dalla costruzione di impianti puliti) verso un progetto che comincerà a produrre energia solo tra 20 anni. Sempre che questo progetto arrivi a compimento. Sì perchè bisogna ricordarsi che l'Italia non è un paese come gli altri. Innanzitutto, l'Italia vera, popolare, ha detto NO al nucleare poco più di vent'anni fa, e questo significa che buona parte di quelli che hanno detto NO allora vivono ancora, e diranno ancora NO alla costruzione di questi impianti.<br />Inoltre, bisogna tener presente che l'Italia è il paese delle mazzette, delle tangenti, dei mafiosi, dei camorristi, e che per questo il belpaese impiega, per la realizzazione di qualsiasi grande progetto pubblico, almeno il triplo del tempo che ci impiegano altri paesi industrializzati, europei e non (vedi Francia, Stati Uniti ecc. ecc.). Ricordiamoci, per esempio, che l'Italia è il paese della Salerno-Reggio Calabria (niente più che..ahahah..una strada!!. Che l'Italia è il paese del ponte sullo stretto (niente più che...buahahah..un ponte!). Che l'italia è il paese dell'alta velocità (buaahah...12 ore di treno per 900 km). Insomma, ammesso che si cominci a costruire, queste centrali italiane cominceranno a produrre energia quando le ultime centrali nucleari del pianeta saranno già state abbattute, in nome di energie pulite e rinnovabili.<br /><br />Come se non bastasse, la produzione di energia elettrica da centrali nucleari diventa sempre più difficile, e sempre più costosa!<br />L'Italia infatti, non produce uranio, e sarà costretta a comprarlo dai paesi che lo producono (Australia, Russia, Canada). E comunque l'uranio, come il petrolio, è presente in quantità limitate sul nostro pianeta (secondo l'AIEA c'è uranio ancora, e solo, per 35 anni). Già oggi, per esempio, si consuma più uranio di quello che si produce, attingendo la differenza dalle scorte accumulate in precedenza. Ma quanto potrà durare tutto cio? E quanto costerà l'uranio quando diverrà sempre più raro?<br />Inoltre, il caso della Francia che, pur fortemente nuclearizzata, consuma più petrolio e gas naturale dell'Italia, dimostra come il nucleare non possa assicurare l'indipendenza energetica ad un paese.<br /></div><div style="text-align: justify;">Il problema più grande, in ogni caso, resta quello delle scorie: ad oggi infatti non esistono soluzioni concrete al loro smaltimento, e tutte, dico TUTTE le scorie prodotte fino ad oggi sono ufficialmente stoccate in "depositi temporanei" situati spesso nelle stesse zone di produzione.<br /><br />Per tutti questi (ed altri motivi) tutti i paesi (tranne Cina e Giappone) che hanno investito o che avevano deciso di investire sul nucleare, si sono via via ricreduti.<br />Alcuni esempi:<br /><br />In Germania una legge prevede la chiusura di ben 19 centrali nei prossimi anni.<br />In Spagna non si progettano o costruiscono centrali dal 1981 (e considerando che la vita di una centrale è di 30-40 anni...)<br />La Svezia ha deciso dal '97 la chiusura progressiva di tutti i 12 reattori attivi.<br />Gli Stati Uniti non costruiscono centrali dal lontano '73.<br />Il canada ha chiuso 7 centrali in seguito a gravi incidenti.<br /><br />Tutti gli altri paesi europei e mondiali hanni rifiutato, o abbandonato i progetti nucleari.<br /><br />Noi no. In Italia si torna a costruire. E dove? Nelle riserve naturali!<br />E' chiaro. Sono ormai i pochi siti ancora proprietà del demanio, ed al contempo i meno densamente abitati. Sono, naturalmente, nelle regioni che più hanno puntato sulle fonti di energia rinnovabile. Sono quelle che producono già l'80% in più di ciò che consumano. Sono le più belle d'Italia, e quelle che hanno fondato la loro economia sul mare, sulla natura, sul turismo, sull'arte, sulla culture. Sono Sardegna, Puglia e Piemonte. I Luoghi?<br /><br /><br />- Ostuni/Carovigno, in Puglia, nell'attuale riserva naturale di <a href="http://www.incantalupi.it/img/location6_b.jpg">Torre Guaceto</a>.<br />- S. Margherita di Pula, in Sardegna, <a href="http://www.allhome.eu/public_pics/175_1.jpg">qui</a>.<br />- Trino o Caorso, in Piemonte, con l'attenuante che in questo sito è già presente una vecchia centrale nucleare.<br /><br />Il discorso sul nucleare è lungo è complesso, ma è palese che questo governo, disposto a sua detta a militarizzare i futuri siti nucleari per evitare proteste e occupazioni, si dimostra sempre più dittatoriale, offendendo la decisione popolare che ha visto nell'88 gli italiani dire NO a questo modo pericoloso ed inquinante di produrre energia. Il G8 si è concluso, come il solito, con un gran magna magna e con un bel punto interrogativo sul da farsi per gli urgenti problemi, soprattutto ambientali, con i quali siamo costretti a confrontarci. Le risposte sono difficili da trovare, ma almeno, <span style="font-weight: bold;">continuiamo a porre delle domande</span>. Non si sa mai...<br /><br />Per finire, una bella iniziativa:<br />perchè non chiedere al sindaco del nostro paese di dichiararlo "comune denuclearizzato"?<br />in <a href="http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/index.php">questa pagina</a> di legambiente i moduli da inviare, oltre ad utili approfondimenti sul nucleare.<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div><br /><br /><br /><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-47963826694729522342009-07-17T12:09:00.000-07:002009-07-17T12:38:10.887-07:00Rimorsi di coscienza - felici e contenti<div style="text-align: justify;">Italiani, popolo di bonaccioni e benpensanti.<br />E si, da sempre gli italiani sono il "popolo della bella vita", tutto va bene sempre e comunque, tutto passa, tutto è già passato, il futuro sarà diverso (e se non lo è, io non lo vedo). Generalmente sono queste le frasi che caratterizzano gli italiani, gente per cui tutto è bene quel che finisce bene.<br /><br />La legge paradossale per il reato di clandestinità e l'introduzione delle ronde è stata approvata e firmata da Napolitano, il quale ci ha tenuto a dire che è una legge che va ripensata perchè incoerente e rischiosa... ma la sua firma comunque c'è.<br />Il Presidente si è sentito in dovere di dire la sua su una legge che caccia chi è clandestino ma non lo punisce se quello rientra, punisce tutti, anche coloro che già sono in italia, punisce per "giustificato motivo" (e a stabilire il giustificato motivo è un esaltato in divisa che non vede l'ora di picchiare tutti e tutto... e chi ci crede alla storia dello spray al peperoncino) MA la sua firma comunque l'ha apposta.<br />Certo, di fronte a blande richieste, il buon Silvio non può fare altro che rispondere "terremo conto": traduco " bene vecchio bacucco, hai detto la tua, e chi se ne frega! hai firmato e basta. Qui comando io e questa e casa mia". Vecchio caro amico Silvio.<br /><br />E gli italiani sono contenti perchè lui è simpatico, è gioioso. Figuracce lui? "Tutta opera dei giornali" (sue parole). Allegro e gioioso, non ha problemi, non ci sono problemi. Pollice in su e olè!<br /><br />Grillo ha vinto la sua battaglia contro il PD, è stato tesserato e ora raccoglierà firme. E ora anche lui è contento.<br />Nessun programma politico da uno che politico non è, nessuna reazione realmente politica da chi politico è.<br /><br />Ma la festa del Partito la si fa ugualmente e gli italiani sono invitati.<br /><br />L'immagine che la CNN continua a mandare è quella di un'italia che è uguale al suo presidente del consiglio. "Lo stato italiano non è rispettato abbastanza dagli italiani", questo si dice. Ma si preferisce accusare il giornalista che dice questo che riflettere su quanto ha detto: "ma chi si credono di essere questi che parlano male di noi? Lo stato fa schifo, io che ci posso fare?"... e questa è la risposta.<br />L'italia è diventata una escort.<br /><br />Ma gli italiani amano le feste e le belle donne, così va bene.<br /><br />La Carfagna pubblica un libro sul suo anno di governo... doveva dare la prova che i soldi non li ruba, che lavora e che non è solo una bella donna che è stata messa lì solo per il suo bel faccino, ma sa anche scrivere!<br /><br />E' "fuori di dubbio" che la politica "abbia titolo" ad intervenire sulle nomine della Rai, ma "non altrettanto che i partiti, nessuno escluso, ne condizionino a tal punto la gestione". E' il presidente della commissione di vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli che commenta così le nomine.<br /><br />...è fuori dubbio...è fuori dubbio...io qualche dubbio lo avrei invece!<br /><br />Ma mi ritengo un'italiana atipica.<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;font-size:78%;" >Antonella Semeraro</span><br /></div></div>Antonella Semerarohttp://www.blogger.com/profile/14749067103630417938noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849609309222595383.post-30509341690681436742009-07-15T01:35:00.000-07:002009-07-15T02:10:07.133-07:00L'elemosina per Mastella<div style="text-align: justify;">Un appello urgente, perchè in questi casi ogni minuto è prezioso. Lui potrebbe non farcela, se non interveniamo in tempo! Morire di stenti, oggi, al parlamento europeo. Può succedere, se ti chiami Clamente Mastella. Mastella, ovvero la fotografia al microscopio del tumore morale, sociale, politico, economico che ha attaccato, da qualche anno (diciamo da qualche lustro) l'Italia.<br />Qualcuno, non vedendolo più comparire, col suo bel faccione, al TG1 (unica fonte d'approvigionamento informativo per il 95% degli italiani) aveva forse anche sperato che, alla fine, chi sbaglia paga. Ebbene, rassegnatevi: questo succede, ma altrove. Non in Italia. Dove se un faccione od un bel paio di chiappe scompaiono dalla TV, al 99,9% sono finiti al parlamento europeo. Puttane di lusso, usurai, xenofobi, modelle, golpisti, ciclisti, calciatori, De Mita, proprietari di night clubs, veline, e chi più ne ha più ne metta. Questi i parlamentari europei che andranno a legiferare sui temi delicati dell'energia, dell'alimentare, dello scambio di merci ed informazioni, della sicurezza europea, dell'immigrazione. Tutti pagati profumatamente (Mastella compreso) sempre dai soliti contribuenti. Una vergogna. Certo. Ma lo si era sempre saputo.<br />La novità dell'anno è un'altra.<br />I parlamentari europei, quest'anno, si sono trovati nella busta paga e nel rimborso spese tutti, e dico TUTTI la stessa cifra! Non più divisioni, non più vantaggi, semplicemente, la democrazia fatta pratica. E quando in Europa c'è il rischio che l'uguaglianza, l'onestà, la democrazia prenda il sopravvento, chi può essere il primo ad alzare la voce opponendosi fermamente a tutto ciò?<br />Un italiano. E che italiano!... ma che dico. E' proprio un vero italiano: l'italiano medio. Clemente Mastella. Che grida:<br /><br />"Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria! Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano... Si prende meno che in Italia!" <span style="font-style: italic;">(fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/europa-parlamento/mastella-lamenta/mastella-lamenta.html">repubblica on line</a>)</span><br /><br />Lo urla in ascensore, ai suoi collaboratori, cercando di capire come "fottersi" con carte e documenti vari, qualche lira in più.<br />Si, perchè quello che gli dà fastidio non è che ora guadagnerà solo 7.666,31 lordi al mese, più 4.402 euro al mese per spese generali, più 17.570 euro mensili per l'indennità di segreteria, più una barca di soldi per le trasferte ed i viaggi. No. Quello che lui contesta è che il tutto sia inferiore a quanto si guadagni a Paperopoli. Italia. Roma.<br /><br />Faranno la pacchia adesso i rumeni, i bulgari, i lituani e compagnia bella. Ma in nome dell'europa unita, credo che equiparare gli stipendi sia davvero il primo passo. Daltronde, l'obiettivo dell'Unione Europea non è quello di progredire, insieme, verso un benessere diffuso? In fondo la diaria è pagata agli europarlamentari in teoria non per starse a casa loro, ma per essere a Bruxelles. Ed a Bruxelles la birra, la casa o l'hotel costa uguale, per l'italiano come per il lituano.<br /><br />Noi siamo con mastella, nel senso che stiamo già con la "mastella" in mano (la mastella, in gergo "meridionale", è il secchio che i muratori usano riempire di cemento). Pronti a consegnarla nelle mani di Mastella (Clemente), per invitarlo, una volta tanto, a lavorare.<br /><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Giovanni Semeraro</span><br /></div><br /><br /></div>Giovanni Semerarohttp://www.blogger.com/profile/11827531595108788446noreply@blogger.com0